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Corte Europea: partner gay possono adottare figli dei compagni

La Corte europea dei diritti umani ha riconosciuto che un partner gay possa adottare il figlio naturale del compagno. Anche la Corte Costituzionale tedesca emette una sentenza in tal senso.

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Doppia decisione in Europa per le coppie gay sull’adozione dei figli. La Corte dei diritti umani di Strasburgo ha stabilito che nelle coppie gay i partner devono avere il diritto ad adottare i figli dei compagni, cosi come avviene per le coppie eterosessuali non sposate. La Corte Costituzionale tedesca, inoltre, ha sentenziato che è incostituzionale il divieto in vigore per un partner gay di adottare un figlio già adottato precedentemente dal compagno. Mentre quest’ultima decisione vale solo per la Germania, la sentenza europea si applica all’Austria – paese dal quale provengono i ricorrenti – e a tutti gli altri paesi aderenti ai 47 Stati membri del Consiglio d’Europa, Italia compresa. Tuttavia la Corte ha nel contempo sottolineato che gli Stati non sono tenuti a riconoscere il diritto all’adozione dei figli dei partner alle coppie non sposate.

L’Europa – Strasburgo ha dovuto decidere sul ricorso di una coppia di donne austriache che contestava il divieto opposto dai tribunali a concedere ad una delle partner il diritto di adottare il figlio dell’altra. Nella sentenza la Corte afferma che l’Austria ha violato i diritti dei ricorrenti perche’ li ha discriminati sulla base dell’orientamento sessuale dei partner, visto che in Austria l’adozione dei figli dei compagni e’ possibile per le coppie eterosessuali non sposate.

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La Germania – L’alta Corte di Karlsruhe è intervenuta sul caso di una coppia nella quale uno dei due partner aveva adottato un bambino, e l’altro voleva poter a sua volta diventarne genitore adottivo. La legge tedesca attualmente non prevede questa possibilità, circostanza contestata dai giudici, che vedono in questa limitazione una lesione delle pari opportunità. Karlsuruhe ha dunque disposto che “l’adozione successiva” sia resa possibile a partire dal giugno 2014.

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