Anche la Germania guarda avanti. In un periodo storico in cui il riconoscimento e l’accettazione delle identità non conformi è al centro di molti dibattiti sociali, anche il governo tedesco sceglie di stare dalla parte giusta della storia, con il Self-Determination Act.
Si tratta di una legge proposta dal governo di centro sinistra e che – se approvata anche in parlamento – semplificherà e umanizzerà il processo attraverso il quale le persone trans e non binarie possono cambiare legalmente il proprio nome e genere sui documenti ufficiali.
Il vecchio sistema, molto simile a quello italiano e sancito da una legge vecchia di 40 anni, presentava molteplici ostacoli per l’affermazione di genere.
Coloro che desideravano ottenere un riconoscimento legale, erano costrett* affrontare un percorso lungo e spesso invasivo, che richiedeva valutazioni da parte di “esperti in negli specifici problemi legati al transessualismo” e un processo giudiziario. Proprio come accade nel nostro paese.
Marco Buschmann, ministro della Giustizia per il Partito Democratico Liberale, aveva definito la procedura “degradante”, sottolineando l’urgenza di un cambiamento.
“Immagina di voler semplicemente vivere la tua vita, senza alcuna intenzione di nuocere ad altri, e all’improvviso ti trovassi a dover rispondere a domande intime sulle tue inclinazioni sessuali o sul tipo di biancheria che porti. Ora il nostro obiettivo è semplificare la vita per una minoranza che, per quanto ristretta, trova in queste questioni un profondo valore“.
Il Self-Determination Act avrà quindi l’obiettivo di rendere il percorso di transizione più semplice e dignitoso, e consentirà ai cittadini trans e non binari di cambiare il proprio genere presso un ufficio anagrafico senza dover presentare ulteriori documenti.
Ciò nonostante, come tutte le leggi, anche il Self-Determination Act avrà delle specifiche limitazioni. Per i minori di 14 anni, sarà necessaria l’approvazione esplicita dei genitori o dei tutori. Per quelli tra i 14 e i 18 anni, se i genitori o i tutori non danno il loro consenso, gli interessati potranno rivolgersi a un tribunale per la famiglia per cercare di sovrascrivere tale decisione.
Tuttavia, il cammino verso l’approvazione non è stato privo di ostacoli.
Il disegno di legge è stato presentato per la prima volta il 30 giugno 2022, più di un anno fa, ed era stato frenato da tutta una serie di istanze, critiche e timori ora risolti grazie alla revisione delle bozze legislative precedenti.
Vi era in primo luogo il timore che, a seguito di un cambio di nome e genere, determinate informazioni cruciali potessero diventare irriconoscibili nei database. In risposta, sono state suggerite alcune revisioni.
Con queste modifiche, ogni volta che un ufficio anagrafico riceve una richiesta di modifica del nome o del genere, avrà l’obbligo di notificarlo alle autorità investigative nazionali.
Un’altra controversia riguarda le deliranti affermazione da parte di gruppi di estrema destra secondo cui un procedimento simile potrebbe essere sfruttato dai migranti per eludere la legge, affermazioni ampiamente respinte e criticate come teorie del complotto senza fondamento da associazioni LGBTQIA+ e gruppi di attivisti.
Ora, per fortuna, si guarda avanti: il Self-Determination Act è solo la prima di una serie di importanti riforme strutturali volte a tutelare la comunità LGBTQIA+ tedesca.
“Con la legge sull’autodeterminazione, aspiriamo a elevare la qualità della vita per le persone transgender, riconoscendo al contempo la pluralità di identità di genere. Spesso, la nostra società progredisce più rapidamente delle nostre leggi. E in quanto governo, ci impegniamo a instaurare un fondamento legale che rifletta una società inclusiva, variegata e contemporanea“.
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