Una scritta che recitava Curate i gay non plagiate i bambini è comparsa questa mattina a Roma sull’asfalto davanti al cancello di ingresso del Municipio XI, in via Benedetto Croce. La scritta, rivendicata da Militia Christi, sarebbe riferita al corso sulle famiglie omogenitoriali promosso dal presidente del Municipio XI Andrea Catarci e rivolto agli educatori e alle educatrici di asili nido e scuole dell’infanzia.
"La scritta rivendicata da Militia Christi dimostra una volta di più che oltre ad essere fondamentalisti sono anche razzisti – commenta Catarci – I bambini che vivono in famiglie con genitori omosessuali sono una realtà sempre più diffusa: abbiamo avviato questo corso su esplicita richiesta delle educatrici e oggi pomeriggio si terrà la seconda giornata conclusiva". "Noi non ci faremo intimidire – assicura Catarci – Dopo questo rivolto agli educatori, partirà un altro corso dedicato alle famiglie, perché il nostro obiettivo è aumentare i diritti civili e le libertà personali".
"Militia Christi porta avanti un attacco sistematico ai diritti e alla vita delle persone lesbiche, gay e trans, che arriva a colpire in modo plateale una Istituzione imbrattando i muri vicini con frasi offensive e lesive della dignita’ delle persone omosessuali. Stiamo valutando anche azioni legali contro iniziative di questo tipo". Lo afferma in una nota il presidente di Arcigay Roma, Fabrizio Marrazzo. "Voglio esprimere la nostra solidarietà alle organizzazioni e ai professionisti che partecipano a un progetto così importante – prosegue Marrazzo – Il Municipio XI è da sempre un laboratorio e sta facendo molto per l’uguaglianza di tutti i cittadini e di tutte le famiglie con iniziative di alto profilo che guardano all’Europa e ha tutto il nostro sostegno".
"Le vergognose frasi apparse questa mattina sui muri dell’XI Municipio di Roma – dichiara l’on. Anna Paola Concia – con le quali si invita quella istituzione a dedicarsi alla cura dei gay invece che ad iniziative che mirano alla più ampia integrazione di tutti i cittadini, sono l’ennesimo e vergognoso atto omofobo da parte di Militia Christi. Un atto di intolleranza violenta, surreale nell’essere compiuto da un movimento che a parole si ispira alla figura di Cristo, storico esempio di tolleranza e integrazione".
"Militia Christi non perde mai occasione di dimostrare il suo fondamentalismo pericoloso, insensato e anacronista, anche rispetto alle aperture che stanno provenendo da aree illuminate del mondo cattolico", dice Imma Battaglia, presidente di Di’Gay Project. "Proprio ieri il caso di Padre Scordato ci ha regalato una nuova pagina di dialogo da cui tutti dovremmo prendere esempio". "Ogni forma di fondamentalismo è pericolosa – continua Battaglia -, perché crea nemici e vittime da sacrificare sull’altare delle ideologie religiose. Proprio per questo non mi stancherò mai di ribadire che dialogo, confronto, comprensione sono le chiavi per costruire un mondo nuovo che rispecchi e rispetti le esigenze di tutti al di sopra di ogni barriera ideologica e culturale".
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