Nel marzo 2021 la DC organizzò un torneo chiamato Round Robin in cui gli utenti potevano votare online, tra 16 concept, quali avrebbero voluto veder realizzati in fumetti. Tra questi c’era anche JLQ (Justice League Queer), un team di supereroi che avrebbe rappresentato la comunità LGBTQ+.
L’idea fece storcere il naso a molti, che videro l’iniziativa come un referendum sull’esistenza dei supereroi queer. Nonostante non vinse al torneo, i voti che ricevette erano molto sostanziosi così, l’8 giugno, in pieno Pride Month, il gruppo – formato da membri che erano già apparsi in alcuni numeri dei fumetti, fece la sua prima ufficiale comparsa nel volume DC Pride #1.
Sono sedici i supereroi che ne fanno parte: The Aerie, Apollo, Aqualad, Batwoman, Bunker, Crush, Extraño, Midnighter, The Ray, Shining Knight, Steel, Syl, Traci 13, Tremor e Wink. Rappresentano tutti un po’ lo spettro queer. C’è chi si identifica come gay o lesbica, The Aerie e Shining Knight sono non-binari, Tremor è asessuale, alcuni si definiscono semplicemente queer. Il DC Pride #1 aveva riscosso un discreto successo, la storia vedeva il team salvare eroicamente una parata durante il Pride, anche se la pubblicazione si era fermata al primo volume.
Ora, in occasione delle festività, DC ha annunciato un nuovo numero, che sarà disponibile da metà dicembre.
JLQ is back in ‘Tis the Season to be Freezin’! Be sure to get your orders in. @MeghanHetrick did some beautiful work on this story! pic.twitter.com/WyW2R6XSxz
— Michael McCalister (@mikhalmc) November 5, 2021
Si intitolerà ‘Tis the Season to be Freezin’ e sarà uno speciale di ben ottanta pagine e nelle varie storie contenute, dieci per l’esattezza, compariranno anche alcuni dei personaggi DC più iconici, tra cui Robin, Mr. Freeze, Harley Quinn, Flash e Captain Cold. Tra i tanti cattivi che gli eroi dovranno affrontare, la Justice League Queer dovrà sconfiggere Minister Blizzard in una battaglia senza sconti. AIPT Comics ha rilasciato un’anteprima del nuovo fumetto, che ha già fatto impazzire i fan. Scritto da Alan Burnett and Paul Dini, Rich Bernatovech, Tee Franklin, Tara Roberts, Amedeo Turturro, Bobby Moynihan, Jeff Trammell e Andrew Wheeler, il volume segna l’atteso ritorno del team più rappresentativo che si sia mai visto nella storia dei supereroi.
La DC non ha ancora chiarito se in futuro ci sono altri piani per consegnare alla JLQ una storia tutta loro, ma la novità per ora basta a lasciare un attimo in disparte i dubbi per il domani. La casa concorrente della Marvel non è di certo nuova alla rappresentazione LGBTQ+: Batwoman non ha mai nascosto la sua sessualità, così come è ormai pienamente canon il matrimonio tra Harley Quinn e Poison Ivy. Inoltre, proprio quando il mondo dei fumetti è sotto attacco da critiche e giudizi, tra un nuovo Superman bisessuale che non è piaciuto ad alcuni fan e la famiglia gay di Eternals censurata in diversi Paesi, la Justice League Queer sembra arrivare proprio giusto in tempo per salvare le festività.
Il successo che ha seguito il DC Pride #1 ha dato i suoi frutti, i tanti fan queer della squadra sperano in una possibile espansione nell’universo DC. D’altronde, ci sono ancora tanti supereroi che si potrebbero aggiungere, in barba a chi sostiene che un supereroe non può anche far parte della comunità LGBTQ+. Lo Snyder’s Cut aveva mandato in visibilio i fan della DC, ma anche questa Justice League non sembra essere qui per scherzare.
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