Dalla maggioranza di centrodestra del Governo Draghi continuano a piovere bordate nei confronti di Nicola Zingaretti, segretario Pd che pochi giorni fa ha chiesto una rapida approvazione della legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo anche al senato.
Parole che hanno suscitato la reazione di Forza Italia, per bocca di Lucio Malan, e ora anche di Simona Baldassarre europarlamentare leghista nonchè responsabile del dipartimento famiglia del Lazio.
Caro Zingaretti, questo è un governo di ricostruzione nazionale. Non si può strumentalizzare l’emergenza economica, pandemica per imporre visioni ideologiche. La Legge Zan era frutto di un’altra maggioranza, di accordi politici totalmente diversi rispetto ai programmi e alla finalità del governo Draghi. Più che mere dichiarazioni di principio, Zingaretti pensi ai fatti, alla discriminazione reale e, ad esempio, alla poca rappresentanza femminile che c’è nel suo partito. La proposta di riprendere la legge Zan è una finta attenzione valoriale. In questo momento le famiglie italiane hanno bisogno di ricette efficaci per uscire dalla crisi. Non di demagogia.
Il solito benaltrismo, puntuale, che esce dalla finestra per rientrare dalla porta, quando si parla di legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo. Ma certo è che dopo Forza Italia, che conta 3 ministri e 6 sottosegretari, anche la Lega, con altri 3 ministri e ben 9 sottosegretari, è arrivato un nuovo no nei confronti della legge.
Nei giorni scorsi Monica Cirinnà, senatrice Pd, e Teresa Bellanova di Italia Viva avevano ribadito l’urgenza del DDL, approvato alla Camera ma non al Senato, con una calendarizzazione da ufficializzare il prima possibile. Nell’attesa, fa sempre più rumore l’assordante silenzio sull’argomento del premier Mario Draghi.
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1)Non capisco come si possa pensare che Draghi, il cui mandato è chiaramente limitato, ad oggi, all'emergenza, si metta a parlare del ddl Zan. Non ha detto niente neppure sulla revoca di Arcuri, commissario per l'emergenza e ci si aspetta che parli di un ddl di iniziativa parlamentare che non c'entra niente coi vaccini o con il recovery plan? 2)Sembra che qualcuno nella comunità lgbt faccia il tifo contro il ddl Zan, perchè ritiene più appagante dire che Draghi di qua e Renzi di là , invece che pensare a fare pressione sui senatori affinchè votino il ddl Zan. Ai tempi delle unioni civili si pubblicarono i nomi dei senatori del pd recalcitranti, invece oggi gay.it sembra più intento ad attaccare Draghi e Renzi invece che mettere pressione sui senatori. Non si è spesa neppure una parola per dire che pd e m5s etc devono smettere di parlare a favore del ddl Zan, ma devono calendarizzarlo ed approvarlo. 3)Taluno sembra non poter vivere senza che Draghi si metta a parlare di un ddl di iniziativa parlamentare che non c'entra niente con i vaccini ed il recovery plan, ma può vivere benissimo senza il ddl Zan , perchè ha già trovato il colpevole, anzi sembra proprio desiderare ed aspettare con bramosia il giorno in cui potrà dire tutto trionfante: il ddl Zan non è stato approvato, è tutta colpa di Draghi e di Renzi. Il mio desiderio è che il ddl Zan venga approvato e dunque mi concentrerei di più su chi ha i numeri al senato per approvarlo, ma constato che c'è chi ha altre priorità. Ma l'errore è mio, non dovrei riporre troppa fiducia in chi pubblica aggiornamenti fraudolenti. Qui habet aures audiendi audiat.