“È una legge totalitaria e discriminatoria“. È perentorio Marcello Pera, ex presidente del Senato e membro di Forza Italia, nei riguardi del DDL a firma di Alessandro Zan contro l’omobitransfobia. Il filosofo ed ex senatore figura tra firmatari dell’appello contro il testo che mira a punire chi commette violenza con l’aggravante discriminatoria.
Intervistato dall’Huffington Post, proprio nel giorno in cui GayLib invita il centrodestra e i liberali ad approvare il ddl Zan, Marcello Perra ha sottolineato che nel codice penale italiano esiste già “la norma che punisce chi incita o commette violenza contro quando a prescindere dal genere”. Non ci sarebbe alcun bisogno di aggiungere una legge, che stando alle parole del filosofo priverebbe i cittadini italiani della libertà di opinione e di organizzazione del pensiero, sancita dalla Costituzione:
Se si vuole introdurre nel codice penale un reato specifico affinché io, sapendolo, mi astenga dal commettere certi comportamenti, bisogna darne una definizione molto precisa. Invece, la nozione di omofobia e transfobia nel ddl Zan resta vaga. E questo è pericoloso. Se organizzo una manifestazione di piazza contro i gay o contro la teoria gender, rischio di essere condannato? E se voglio creare un movimento politico?
DDL Zan, Marcello Pera tuona: “È un capitolo del suicidio dell’Occidente”
Cuore dell’argomentazione dell’ex seconda carica dello Stato sarebbe quindi la genericità del termine “omofobia”, tale da destare dubbi e incertezze in fase processuale. “Si finisce per assegnare all’arbitrio del giudice un potere coercitivo illimitato”, ha tuonato Pera, che di fronte al resoconto dei quotidiani episodi di violenza su base omotransfobica, ha sottolineato che essere omosessuali o eterosessuali non siano “due valori equivalenti”:
Questa legge non è un capitolo aggiuntivo nella storia dei diritti e delle libertà. È un capitolo aggiuntivo nella storia dell’anti-cristianesimo, e cioè del suicidio dell’Occidente. Uomini e donne, Iddio li creò. E per chi non è credente: uomini e donne, la natura li creò. E’ qui la lotta. Nel momento in cui si spazza via questa frase, la si sostituisce surrettiziamente con: indistinti li creò, in modo che ciascuno possa scegliere cosa diventare a proprio piacimento.
Dal punto di riflessione del teocon Pera, il ddl Zan non solo rappresenterebbe un superfluo doppione delle norme che già tutelano chi subisce un torto, ma finirebbe per importare “una dottrina […] rifiutata da gran parte della nostra collettività“, in grado di scardinare le tradizioni religiose e culturali proprie dei popoli occidentali. Il suicidio delle antiche civiltà, che non passa tra le mani di quegli uomini che sono lupi con i propri simili, ma di chi vuole pedalare verso l’evoluzione.
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Può darsi che il prefato sia un filosofo (?), ma a dire il vero non dice un beato cazzo! Da uno come lui ci aspetterebbe un migliore giudizio e e on l'espressione di una vetera quanto insulsa professione di una fede condizionante e basata sul niente scientificamente e che ha solo aspetti altamente criminali, basti pensare che nel spazio di quasi venti secoli, le vittime del cosiddetto amore cristiano ammontano a più di mezzo miliardo - uno più uno meo - Non voglio pensare se la fede cristiana fosse stata fondata sull'odio, sicuramente l'umanità sarebbe scomparsa!