Il DDL Zan prepara il suo ritorno al senato, una volta concluse le vacanze dei parlamentari, e la propaganda cattoestremista ha subito ripreso forma, tornando a diffondere fake news. Pro Vita e Famiglia ha realizzato una nuova indecente campagna, che vede un muscoloso pugile, chiamato Bruce, detto “la bestia”, protagonista.
“2 metri, 95 kg. Combatte contro le donne perché si sente donna”, recita il poster. “Vuoi che lo sport femminile finisca così? Diciamo no al DDL Zan“. Accostamento grottesto, per quanto menzognero, perché la legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’abilismo nulla ha a che vedere con l’ideonità sportiva di atlet* transgender. Il Comitato olimpico internazionale prevede, in tal senso, che chi dichiara che la propria identità di genere è femminile non possa più cambiarla per almeno quattro anni. L’atleta, poi, deve dimostrare che il suo livello di testosterone è inferiore a un determinato livello per almeno 12 mesi prima della competizione sportiva. La tanto contestata Laurel Hubbard, alla vigilia data per vincente in quanto atleta MtoF, è uscita al primo turno olimpico del sollevamento pesi, mettendo a tacere il circo transfobico internazionale. Ma l’avvelenamento dei pozzi da parte di cattolici ed estremisti, prosegue.
“Siamo stanchə di dover sempre fronteggiare il bigottismo, la disinformazione e la violenza che i pro vita portano avanti da anni“. hanno tuonato dal MIT, Movimento Identità Trans. “Continuano a diffondere notizie false o, come in questo caso, presentare la realtà in maniera caricaturale, per confondere lə cittadinə e creare il terrore delle persone considerate minoranze con il preciso scopo di aumentare l’odio (che già subiamo costantemente) nei confronti della comunità LGBTQIA+. La religione nel loro caso diventa un mero pretesto per inasprire tale odio nei confronti della nostra comunità, e contrastare l’autodeterminazione delle persone gestanti cercando di rendere inaccessibile l’aborto“.
“Non possiamo più accettarlo“, continuano dal MIT, “bisogna SMETTERE di concedere ai PROVITA spazi per diffondere NOTIZIE FALSE, come hanno già fatto in passato per questioni come: ABORTO, FAMIGLIE OMOGENITORIALI, DDLZAN! Non faremo un passo indietro“.
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Assolutamente d'accordo con il MIT. BISOGNA SMETTERE di concedere spazi pubblici a "PRO VITA". Sembra la stessa identica organizzazione di HazteOir in Spagna, che è stata recentemente denunciata in pubblico per essere un "salva-reputazione" degli omofobi di tutto il mondo. Fai una donazione a HazteOir, un'associazione cristiana, e lei addestrerà partiti come la Lega in Spagna (Vox) e farà campagne omofobe (sono dietro i più grandi eventi omofobi come il Family Day di Verona) con i tuoi soldi nel paese che vuoi tu, senza che tu ci rimetta la faccia. Il tuo nome non apparirà da nessuna parte! Sono lo che definiscono, creano e diffondono la temutissima "ideologia Gender" che non esiste all'infuori dei loro stessi siti e pagine social. La vera ideologia (struttura latente di credenze che condizionano il fare e il pensare a tua insaputa) è il cristianesimo, ma questo ovviamente non lo vogliono capire perché gli obbiettivi sono quelli di distruggere le forze di sinistra a cui i diritti civili sono associati, mettere la destra al governo in tutto il mondo e togliere diritti ai lavoratori per il bene dei capitalisti neoliberali. E nel frattempo la popolazione torna ad essere omofoba e ci ammazza perché si sente impunita come leghisti e fascistelli da liceo tipo Meloni che in pubblica piazza sparano affermazioni altamente omofobe e violente, senza che gli succeda niente (FINCHÈ NON SARÀ APPROVATA LA DDL ZAN, brutte bestie luride!). Sono sempre loro che inventano l'esistenza di una "lobby gay" e diffondono la fake news, quando appunto organizzazioni di questo tipo sono l'espressione suprema di una lobby omofoba conservatrice capitalista d'ispirazione ultracattolica internazionale. Le principali donazioni di HazteOir in Spagna, sono stati pubblicati gli elenchi sul giornale in questi giorni, vengono da America e Russia, e gruppi come Nestlè ecc. Un giorno forse scopriremo la lista dei donatori di Pro Vita. Magari c'è pure Platinette! Se diamo spazio a queste organizzazioni di criminalità culturale organizzata, siamo complici dell'omofobia, dell'imperialismo, del capitalismo e della violenza nel mondo e nel nostro paese, specialmente verso persone LGBTQI (quelle che dicono non ci sia bisogno di tutelare con aggravanti penali strutturali, come per questioni religiose ed etniche). Questo per tutti i sindaci che consentono spazi pubblici agli intolleranti.