Il 13 dicembre scorso il Presidente Joe Biden ha firmato la nuova legge federale, Respect for Marriage Act, realizzata con lo scopo di proteggere il matrimonio egualitario e i matrimoni interraziali da qualsiasi tentativo di rovesciamento da parte della Corte Suprema americana. Una cerimonia ufficiale nei giardini della Casa Bianca, a cui erano presenti diversi esponenti della comunità LGBTQIA+, tra cui una delegazione di drag queen invitatə personalmente da Biden.
Tra questə, c’era anche Marti Cummings, drag queen non binariə e attivista di New York, che sui social ha postato una foto dai giardini della Casa Bianca insieme Brita Filter, concorrente della 12a stagione di “Ru Paul’s Drag Race”, e alla caption: «Orgogliosə di essere un artistə drag in politica con mia sorella @thebritafilter presenti alla @whitehouse per la firma del Respect for Marriage Act».
In passato Marti Cummings è diventata virale in un paio di occasioni, come quando ha postato un video mentre cantava una canzoncina per bambini in full drag, o quando ha twittato “F**k the police”, scagliandosi contro le politiche razziste dell’ICE nei confronti degli immigrati dal messico. Il suo attivismo intersezionale non ha mai avuto peli sulla lingua e, per quanto la comunità possa lodarla per la sua lotta senza freni, ha anche attirato le ire dei conservatori. Soprattutto nel pieno dell’ondata anti-trans* che negli ultimi mesi ha attraversato gli Stati Uniti, dall’attacco del governatore della Florida Ron DeSantis, fino alla comunità drag presa di mira da gruppi estremisti come i Proud Boys e i Patriot Front.
Poco dopo la cerimonia alla Casa Bianca, già mentre si trovava sul treno per tornare a casa, i DM dei suoi profili social sono stati invasi da messaggi. Messaggi dei fan? Non proprio. Nonostante alcuni fossero utenti che celebravano o incoraggiavano la sua presenza alla firma del Presidente, molti erano messaggi di odio contro la stessa Cummings e contro le drag queen. Una buona parte si spingevano addirittura a minacce di morte.
Poche ore dopo anche il famigerato account anti-trans* “Libs of TikTok”, recentemente supportato anche dal nuovo proprietario di Twitter Elon Musk, ha ripreso il post di Cummings, commentando: «Questa drag queen si esibisce e mette in scena spettacoli per bambini. L’amministrazione Biden la incoraggia». L’artistə è stata presa di mira anche al “Tucker Carlson Tonight”, programma serale di Fox News in cui il presentatore Tucker Carlson l’ha definitə «una drag queen Antifa (gruppo anti-fascista di estrema sinistra, comunista e anarchica, ndr) che si veste come una donna e promuove la violenza».
L’attacco a Marti Cummings è, appunto, solo l’ennesimo dei tanti attacchi che sono stati mirati a ferire la comunità LGBTQIA+ e che ultimamente negli Stati Uniti si sono moltiplicati a dismisura. Di questo ha parlato anche la “Mama drag” Ru Paul, intervistata al “Today’s Hoda Kobt & Jenna Bush Hager”, definendo la situazione una tragedia: «È una tale tragedia come il nostro paese sia diventato così diviso, e mi si spezza davvero il cuore».
«Prego per il nostro Paese e per il mondo, davvero, e credo ancora nel potere dell’amore. Quindi quello che dico a tutti è di non perdere la fiducia nel potere dell’amore»
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