Lo scorso fine settimana abbiamo assistito a numerosi episodi di violenza con protagonisti gruppi neofascisti ed estremisti anti-LGBT, che hanno manifestato e fatto irruzione in eventi drag negli Stati Uniti.
È ormai evidente che episodi di questa entità nascono da un coordinamento complesso, proveniente da una rete terroristica molto più organizzata di quanto si pensasse fino ad oggi. E che coinvolge nomi già noti.
Ed infatti, ecco spuntare i famigerati Proud Boys – di cui avevamo già parlato qualche anno fa – insieme ad un altro gruppo neofascista, il Patriot Front. Che promettono, nei prossimi mesi, una rappresaglia ancora più determinata.
Chi sono i Proud Boys, nazionalisti e sostenitori di Donald Trump
I Proud Boys si configurano come un’organizzazione di estrema destra, neofascista e nazionalista bianca, designata come gruppo terroristico in Canada e Nuova Zelanda, ma non negli Stati Uniti. Il gruppo è noto per il suo sostegno all’ex presidente Donald Trump e per la sua opposizione ai gruppi progressisti e di sinistra.
Fondati da Gavin McInnes nel 2016 con lo scopo dichiarato di “difendere i valori occidentali”, l’organizzazione è cresciuta fino a raccogliere proseliti non solo negli Stati Uniti, ma anche all’estero, con un numero di membri stimato in diverse migliaia.
L’organizzazione è guidata da Enrique Tarrio, eletto presidente dopo l’abbandono del gruppo da parte di McInnes nel 2018, ed è composta esclusivamente da uomini bianchi eterosessuali – gli uomini trans, neanche a dirlo, non sono ammessi. Le donne, vengono invece relegate a semplici token per raccogliere consensi.
Proud Boys attira soprattutto membri nella fascia d’età tra i 15 e i 30 anni provenienti dalle periferie e dai quartieri poveri, attratti dall’idea di poter facilmente individuare nelle minoranze un “colpevole” per il supposto degrado socio-economico dell’America moderna.
Le ideologie e le posizioni politiche a cui aderiscono i Proud Boys includono infatti l’antifemminismo, l’anti-immigrazione, l’anti-LGBTQIA+, l’antisemitismo, l’autoritarismo e la supremazia bianca.
L’organizzazione si è resa protagonista di diversi episodi di violenza fisica e verbale verso i propri oppositori politici dal 2017 ad oggi tra cui anche l’assedio a Capitol City del 2021.
Nei primi sei mesi del 2022, i Proud Boys hanno organizzato diverse proteste e incursioni in eventi LGBTQIA+ e proteste femministe. Manifestazioni culminate a giugno di quest’anno durante le marce Pride in 14 stati americani e con gli eventi di questo weekend.
Patriot Front e l’ideologia di un terzo reich americano
A differenza di Proud Boys, Patriot Front è invece un’organizzazione categorizzata come “hate group” e fondata su ideologie di supremazia bianca e neofascista. Parte del più ampio movimento di estrema destra, il gruppo è una costola della Vanguard America, organizzazione di stampo neonazista.
Secondo l’Anti-Defamation League, il gruppo è responsabile dell’82% degli incidenti segnalati nel 2021 che hanno coinvolto la distribuzione di propaganda razzista, antisemita e omotransbifobica negli Stati Uniti, con 3.992 incidenti in tutti gli stati ad eccezione delle Hawaii e dell’Alaska.
Un’indagine del 2019 di ProPublica ha stimato che il gruppo contasse circa 300 membri noti; Secondo l’SPLC, tuttavia, a partire dal 2021, Patriot Front aveva 42 succursali ed era probabilmente il principale gruppo di suprematisti bianchi nel paese e il più attivo nel reclutamento.
Secondo ProPublica, Rousseau e altri membri del gruppo “si dilettano nel vedere le loro azioni riflesse nella mappa nazionale dell’SPLC che registra crimini d’odio e nei media“.
“I diritti LGBTQIA+, l’immigrazione, le relazioni interrazziali – e in particolare la nascita di bambini da queste coppie, il femminismo e molti altri movimenti sociali – sono per loro problema, perché credono che queste cose mineranno il tasso di natalità dei bianchi”, ha spiegato Kathleen Belew, professoressa di storia americana alla Northwestern University. “Le vedono come minacce apocalittiche che vanno fermate in un ampio progetto di protezione e conservazione della razza bianca“.
L’ondata populista che spaventa l’America
Diversi studiosi affermano che gli attivisti di estrema destra si stanno coordinando sempre di più, e stanno facendo sentire la loro voce intorno alle culture che hanno sempre visto come una minaccia ai loro odiosi interessi, e che oggi vedono come l’avversario comune il “politicamente corretto” – colpevole, secondo i terroristi – di plagiare le giovani menti ed esporle ai “pedofili LGBTQIA+”.
E gli eventi particolari che gli estremisti hanno scelto di prendere di mira negli ultimi giorni sono particolarmente indicativi.
“Gruppi come Patriot Front e Proud Boys hanno fatto affidamento sulla misoginia e sull’omofobia come fulcro della loro identità“, ha affermato Devin Burghart, presidente dell’Istituto per la ricerca e l’educazione sui diritti umani. “Quindi non è sorprendente che uno dei loro primi obiettivi, dopo una pristina riorganizzazione a livello strutturale, sia la comunità LGBTQIA+”.
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