Noto al grande pubblico per aver interpretato Maxi Ponte nella telenovela argentina Violetta, Facundo Gambandé ha recentemente fatto coming out in un’intervista seguendo il trend di molti attori, calciatori e personaggi del mondo dello spettacolo che in queste settimane hanno deciso di abbattere i muri e di mostrarsi per quello che sono, anche nella sessualità. Un esempio delle scorse settimane è Santiago Talledo, Guido, de Il Mondo di Patty.
Come riportato dai colleghi di Biccy.it, l’attore e cantante argentino 33enne ha finalmente deciso di uscire allo scoperto durante un’intervista in un noto programma televisivo mentre presentava un film LGBTQ nel quale ha recitato: “Ho recitato in questo bel film LGBTQ e mi piacerebbe che lo vedessero le famiglie. Questo può aiutare a sensibilizzare. Ci sono famiglie dove tutto va come deve andare, con estrema serenità, altre in cui non c’è conoscenza, altre ancora non prendono bene i coming out”.
“Nel mio caso tutto è andato benissimo. Ho fatto coming out e i miei hanno reagito bene. Hanno fatto un cammino accanto a me, io cercavo di conoscermi meglio e loro insieme a me”, ha proseguito Facundo facendo intuire il duro percorso compiuto per poter accettare sé stesso e la sua sessualità.
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“Come mai non l’ho detto prima?”, si è auto-domandato per poi rispondere: “Da piccolo avevo un po’ di vergogna e sbagliavo. Avevo questo tabù e non sapevo come uscirne. Mi chiedevo ‘oddio come reagiranno i miei genitori?’, ‘cosa mi direbbero se io parlassi?’, ‘forse è meglio non farli stare male?’. Poi magari parlavo con amici o conoscenti e dicevano cose non belle sulle persone omosessuali. Quindi era ancora più difficile per me aprirmi”.
“Poi ho iniziato a combattere con me stesso e con le mie paura”, ha proseguito Facundo Gambandé in diretta tv. “Però non è mai un percorso facile. Ho cominciato a chiedermi ‘perché non posso vivere la mia natura’, ‘perché non posso esprimermi come gli altri’, ‘è giusto che io debba nascondermi ancora?’. E così inizi a chiederti se sia giusto privarti di molte esperienze che gli altri etero vivono da ragazzi”.
“Inoltre è difficile rompere con il passato, con le cose che ti inculcano quando sei piccolo. Io sono cresciuto in una scuola religiosa e tutta la mia famiglia era cattolica”, con queste parole l’attore argentino ha raccontato la difficile scoperta e accettazione di sé.
Insomma, ora Facundo – forse anche grazie al film LGBTQ+ A Skeleton in the Closet nel quale ha recitato – è riuscito ad accettarsi e a raccontare liberamente ogni parte di sé, godendosi anche tutti quegli aspetti che normalmente vivono gli eterosessuali e che da giovane tanto lo spaventavano, come dichiarato da lui stesso nell’intervista.
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