In occasione dell’8 marzo, Festa delle Donna, Vladimir Luxuria è stata invitata dall’amministrazione comunale di Vimercate per parlare di donne all’interno di un calendario ricco di numerose e interessanti iniziative. Ma qualcuno, come denunciata dall’ex parlamentare, “al calar delle tenebre” ha esposto questo striscione di “benvenuto“.
“8 marzo, Festa della Donna. Wladimiro Guadagno l’intruso“, si legge sul manifesto firmato “Movimento Nazionale La Rete dei Patrioti”, organizzazione neofascista vicina a Forza Nuova. “E io sarei “l’intruso” che non ha titoli per parlare della condizione femminile, di violenza e discriminazione socio-economica di genere, di femminicidio?”, si è domandata Vladimir sui social. Per poi attaccare a testa bassa.
Gli intrusi su questo tema sono i nostalgici del fascismo, epoca nella quale le donne dovevano starsene in casa a badare a figli e marito poiché era condiderata valida solo in quanto “riproduttrice”. Gli intrusi sono quelli del Popolo della Famiglia che oggi hanno fatto in Brianza una “silenziosa” manifestazione di protesta: infatti fanno bene a starsene zitti visto che il loro leader Mario Adinolfi ha sostenuto nella trasmissione radiofonica La Zanzara che “la donna cristiana deve essere mite e sottomessa”. Gli intrusi sono i leghisti che fino all’altro ieri elogiavano Putin, il dittatore sovietico che sta negando la libertà a tante donne e madri in fuga dall’Ucraina con il terrore delle bombe riflesso nei loro occhi. Rispetto a questa gente ho diritto, dignità e competenza per parlare di donne.
Sul finire Vladimir ha sottolineato come l’8 marzo non sia la Festa bensì la Giornata delle Donne. Di tutte le donne.
Tanti i messaggi social di solidarietà ricevuti da Luxuria. “Solo un emerito imbecile può aver concepito uno striscione simile”, ha scritto Sandra Milo, mentre Vittoria Schifano le ha inviato un abbraccio e un cuore. “Avanti a testa alta Vladi! Un abbraccio grande grande”, hanno scritto i Papà per Scelta, con le Karma B che si sono dette “senza parole”. Solidarietà a Vladimir anche da parte del Lovers Film Festival di Torino, che Luxuria egregiamente dirige da un paio d’anni.
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