Francesca Barra vs. Gabriel Garko: “Chieda scusa per i soldi sporchi fatti alle spalle dei fan” – poi le scuse

Prima durissima nei confronti di Gabriel Garko e del suo coming out, poi più tiepida. Francesca Barra ha così scatenato reazioni social.

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2 min. di lettura

Il coming out di Gabriel Garko ha suscitato molteplici reazioni. Applausi e complimenti, ma anche critiche, spesso aspre. Dopo Selvaggia Lucarelli, che aveva accusato Garko di aver rastrellato 60.000 euro tra Grande Fratello Vip e Verissimo per dichiararsi al pubblico italiano, e la piccata replica dell’attore, anche Francesca Barra, giornalista nonché moglie di Claudio Santamaria, ha duramente criticato il divo.

Barra ha ricordato un episodio vissuto in prima persona, con Gabriel ospite di uno studio tv insieme a lei, scatenando un’infinità di reazioni sui social.

E a proposito di finzione, visto che ero in studio da Chiambretti quando lui e ADUA hanno messo in scena un teatrino sul matrimonio, vorrei dire che siccome c’è chi guadagna sul prendere in giro il pubblico (non lo fa sotto ricatto o con un coltello alla gola o lavorando in miniera), sarebbe interessante chiedere scusa per quei soldi SPORCHi perché macchiati di bugie alle spalle dei fan e di chi crede in loro e in storie d’amore. Non per quelli che prende oggi, nei luoghi e programmi dove finalmente racconta la verità e fa il suo lavoro: Ovvero uomo di spettacolo.

Parole pesanti, quelle condivise dalla giornalista, tanto da portarla a cancellare il post incriminato e a chiedere scusa.

Ho cancellato il mio post di “pancia”, perché non è da me infierire. Ho detto tutto ciò che penso sulla confessione di Garko e mi sento a disagio. È vero: mi infastidisce quando si guadagna prendendo in giro il pubblico e quando si continua a raccontare una mezza verità denunciando un sistema solo per promuovere o giustificare se stessi e non per mutare davvero le cose. Non aiuta chi combatte le battaglie contro la discriminazione e non mette in guardia fino in fondo. Ma difronte ad un uomo che soffre, che piange, che probabilmente si è pentito di tutto, proprio io non posso alimentare commenti o offese di odiatori. Spero che il valore della libertà possa continuare a prevalere sulla menzogna e sui ricatti. Ecco, ora mi sento più in pace e allineata con la mia natura.

Peccato che Francesca Barra sbagli ancora una volta. Perché checché se ne dica quel mostro chiamato ‘Sistema’, che spesso costringe persone LGBT a tacere la propria reale natura pur di lavorare e fare carriera, influisca su non poche categorie, quando abbraccia la nostra comunità. Sarà un caso se non esistono calciatori professionisti  gay dichiarati in tutti i principali campionati europei? Certamente no, è statisticamente impossibile. Ma come verrebbero ‘accolti’, questi calciatori, da un mondo calcistico ancora oggi maledettamente omofobico? Quello è il Sistema.

Lo stesso ‘sistema’ che obbliga cantanti, donne e/o uomini che siano, a tacere verità, a inventare storie d’amore, a partorire interviste surreali, perché frenati da etichette discografiche e da un insostenibile luogo comune che vorrebbe le loro carriere precipitare, dopo un eventuale coming out (ma così non è, citofonare Tiziano Ferro). Lo stesso ‘sistema’ che vede divi persino hollywoodiani costretti in ruoli unicamente LGBT, dopo aver coraggiosamente gettato la maschera. Quel ‘sistema’, che non ha un unico nome e cognome da poter pubblicamente denunciare perché abbraccia l’intera società e una sfilza di professioni a cascata, lo si può abbattere unicamente attraverso la rappresentatività. Ecco perché Francesca Barra sbaglia, ancora, nello scrivere che un discusso coming out come quello di Garko non aiuterebbe a cambiare davvero le cose. Non è propriamente così. Quel sistema si demolisce attraverso la visibilità.

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Patrizio Bucher 11.11.20 - 15:35

Concordo pienamente pure io. "Cara" Francesca, la tua affermazione equivale esattamente con il dire che gli attori etero, che hanno interpretato un personaggio gay, devono chiedere scusa a tutti i gay perché li hanno illusi e gli attori etero hanno fatto soldi sporchi in questo senso!!! Su questo non ci piove. Sei solo omofoba e non arrivi a capire che: 1. Un attore è un attore. 2. L'omofobia, ancora diffusissima, lo era ancora di più trent'anni fà e un coming out avrebbe tagliato di netto la carriera di un eccellente attore come Gabriel. Resta ancora da vedere (e ne sono scettico) se la sua carriera, dopo il coming out, continuerà. "Grazie omofobi" Evviva la legge ZAN!

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maschioroma 5.10.20 - 10:55

Concordo pienamente con l'articolo. Gli omofobi hanno creato questo sistema in cui tutti devono essere etero per forza poi quando si scopre che c'è tutto un mondo che si finge etero, si scandalizzano. Ipocriti e falsi fino al midollo.

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