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Giorgia Meloni senza vergogna: “abbraccio e solidarietà al ragazzo” vittima di omofobia a Torino

Detto da chi sbraita da mesi contro il DDL Zan, definito “questa roba qua” in Parlamento.

Giorgia Meloni senza vergogna: "abbraccio e solidarietà al ragazzo" vittima di omofobia a Torino - Giorgia Meloni cade dal pero - Gay.it
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Che schifo. La stampa riporta che a Torino, un uomo venuto a conoscenza dell’omosessualità del figlio, avrebbe deciso di reclutare un delinquente per spezzargli le dita, cercando così di impedirgli di realizzare il suo sogno: diventare chirurgo. Come può un uomo compiere un’azione simile? Il mio abbraccio e la mia solidarietà al ragazzo, con l’augurio che possa realizzare il suo progetto di vita. Sarà la migliore risposta ad un padre che non è degno di essere definito tale.

A scrivere tutto ciò non è stata Monica Cirinnà, o Laura Boldrini, o Ivan Scalfarotto, o Nicola Zingaretti. No, a scrivere tutto ciò è stata Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia che da mesi sbraita contro il DDL Zan, definito “questa roba qua” alla Camera dei Deputati, sbeffeggiandolo, perché a suo dire le persone LGBT d’Italia avrebbero voluto che il Governo si occupasse della pandemia, della crisi economica, e non di omotransfobia, misoginia e abilismo. “Questa roba qua“, per l’appunto, come se stessimo disquisendo dell’urgente e fondamentale insegnamento di Romagna Mia nelle scuole proposto dalla Lega, e non delle nostre vite.

In questa cieca e ossessiva rincorsa al commentare sempre tutto ciò che è ‘virale’, andando spesso contro il concetto stesso di ‘ipocrisia’ e di ‘coerenza’, Giorgia Meloni non si è evidentemente resa conto che non può oggi definire ‘schifosa‘ l’omofobia, per poi dichiarare guerra ad una legge che la combatte. Giorgia Meloni non può chiedere a gran voce allo Stato di intervenire contro la discriminazione e la transfobia, come accaduto nel settembre scorso dopo la morte della povera Maria Paola uccisa dal fratello solo perché frequentava un ragazzo trans, e al tempo stesso scatenare odio e disinformazione nei confronti di una legge sacrosanta, necessaria, di pura e semplice civiltà che proprio lei vuole affondare. Non può perché è insensato e incoerente, perché puzza di insopportabile presa in giro nei confronti di una comunità che da decenni viene insultata, umiliata, discriminata, picchiata.

La deputata della Repubblica Giorgia Meloni deve capire che la campagna politico/mediatica sulla nostra pelle, che lei stessa puntualmente alimenta attraverso dichiarazioni la stragrande maggioranza delle volte menzognere, non può farla. Di questa ‘vicinanza’ che trasuda inaccettabile doppiezza noi nn ce ne facciamo niente. “Questa roba qua”, signora Giorgia Meloni, se la può anche tenere.

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