Gucci inserisce nel nuovo contratto integrativo il permesso matrimoniale anche per le coppie gay: lo avevano anticipato ieri i sindacati, ma oggi arriva la dalla stessa azienda in una nota in cui spiega come durante gli incontri in corso per il rinnovo del contratto integrativo aziendale “ha manifestato l’intenzione di estendere l’istituto delle ferie matrimoniali anche ai dipendenti che vivono rapporti di coppia con persone dello stesso sesso e contraggono matrimonio all’estero”.
“Il confronto – aggiunge la nota – sebbene ancora in corso nell’ambito del rinnovo complessivo del contratto integrativo, è un’ulteriore conferma dello spirito di inclusione e modernità del marchio fiorentino“. L’azienda è dunque favorevole a estendere i 15 giorni di ferie matrimoniali “anche ai dipendenti che vivono rapporti di coppia con persone dello stesso sesso e contraggono matrimonio all’estero” ha riferito ieri l’Unione Sindacale di Base (Usb). “Si tratta di un’apertura importante in un momento nel quale il tema è molto dibattuto nel Paese – aveva osservato Francesco Iacovone, sindacalista dell’esecutivo nazionale Usb – siamo contenti che Gucci abbia deciso di assumere una posizione così virtuosa: finalmente si supera la disparità di trattamento delle coppie, almeno sulle ferie matrimoniali”.
Con Gucci, un’altra importante azienda italiana si unisce all’elenco delle aziende inclusive in Italia: Intesa San Paolo, Unicredit o General Eletric, per dirne alcuni. Di GE avevamo mesi fa intervistato mesi fa Elena Bonanni, direttore risorse umane di GE Oil&Gas, che ci aveva illustrato le politiche di inclusione delle diversità della sua azienda.