ROMA – Le malattie sessualmente trasmesse sono in deciso aumento in Italia come nel resto del mondo e, fra queste, l’Aids è solo la punta dell’iceberg. “Stime attendibili purtroppo non esistono”, ha detto oggi a Roma il direttore della cattedra di Malattie infettive e tropicali dell’università di Brescia, Giampiero Carosi, in occasione della presentazione del rapporto Icona 2004.
I casi di sifilide e gonorrea notificati in Italia sono 8.000, “ma si stima che siano 100 volte tanti”, ha osservato. Un’inversione di tendenza annunciata per la prima volta nel 2001 e che negli ultimi tre anni ha portato ad un’impennata di casi: solo sulla base dei casi notificati nell’ospedale di San Gallicano di Roma si stima un aumento del 337,5% rispetto al 2000. Dai dati del Centro Operativo Aids (COA) presso l’Istituto Superiore di Sanità risulta che fra i pazienti che arrivano in ambulatorio per una malattia sessualmente trasmessa, il 10% ha un’infezione da HIV.
Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità i casi di malattie sessualmente trasmesse nel mondo sono 340 milioni, considerando soltanto quelle curabili (provocate da batteri, come sifilide, gonnorea, clamidia e tricomonas). Non si tratta che di una minoranza poichè queste le malattie trasmesse per via sessuale sono soprattutto provocate da virus (come herpes genitale, epatite B e papilloma virus).
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