Nel 2023 Brokeback Mountain festeggerà i 18 anni di vita. Leone d’Oro alla Mostra internazionale del cinema di Venezia del 2005, il capolavoro di Ang Lee vinse Golden Globe, BAFTA, Critics’ Choice Movie Award, Satellite Awards, Independent Spirit Award al Miglior film e alla Miglior regia, oltre a 3 premi Oscar su 8 nomination (Migliore regia, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior colonna sonora). Ad Hollywood c’è stato un prima e un dopo Brokeback Mountain. Fortunatamente, nulla è più stato come prima.
Intervistato da Empire, Ang Lee ha ricordato l’indimenticato Heath Ledger, morto nel 2008, sottolineando come fosse “un giovane e brillante attore. Dio solo sa cosa avrebbe fare più tardi nella vita. Aveva così tanto talento – sono sicuro che sarebbe stato un grande regista”.
Lee ha ricordato come Ledger si sia straordinariamente preparato da solo, nel costruire il suo Ennis Del Mar, sorprendendolo continuamente. “Un aspetto che amo è stato vedere Heath e Jake [Gyllenhaal] sviluppare quella relazione tra i loro personaggi“, ha confessato il regista, che ha visto crescere quella tensione, quell’amore impossibile, proprio davanti a lui, dalle prove fino alle riprese. Per quanto entrambi gli attori abbiano messo sul set i propri punti di forza, Lee ha precisato come avessero “un atteggiamento molto diverso nei confronti del loro lavoro“. Sebbene questa tensione non abbia mai portato a un vero e proprio litigio, i due attori hanno sperimentato uno “scontro di stili” che spesso ha causato attriti. Forti attriti sul set.
“A volte mediavo”, ha detto Lee, “ma erano entrambi bravi in modi diversi. Facevano sempre lo sforzo di trovare una via d’uscita“.
Prima di trovare Jake ed Heath, decine di attori rifiutarono la parte, perché terrorizzati dal dover interpretare due personaggi omosessuali. Lo stesso film ci mise anni prima di entrare in produzione, passando da Pedro Almodovar a Gus Van Sant, prima di finire tra le mani di Ang Lee. Ledger ha sempre difeso Brokeback Mountain, contestando anche le battutine e gli sketch comici portati in scena sul palco Academy da Billy Cristal, la notte degli Oscar. Gyllenhaal, dal canto suo, ne parla sempre con orgoglio, perché consapevole dell’importanza avuta dalla pellicola nella sua carriera.
Nel 2008 Brokeback Mountain vinse ben 141 riconoscimenti, diventando la pellicola più premiata dell’anno. Con enorme sorpresa non vinse l’Oscar al miglior film, immeritatamente andato a Crash di Paul Haggis. Perché Hollywood, molto banalmente, non era ancora pronta.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.