Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori

Solo un Oscar per Barbie. A bocca asciutta Colman Domingo, Maestro e Killers of the Flower Moon. Così come l'Italia con Matteo Garrone.

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Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - cover Oscar 2024 - Gay.it
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Niente da fare per l’Italia, con Matteo Garrone e Io Capitano a bocca asciutta, e Oppenheimer in trionfo. La 96ª edizione dei premi Oscar che è andata in scena stanotte dal Dolby Theatre di Los Angeles, con Jimmy Kimmel conduttore e diretta su Rai1, ha visto Christopher Nolan sbancare l’Academy. 25 anni dopo Memento il regista inglese ha finalmente vinto le sue prime due statuette, per il miglior film e la miglior regia. Nominato a 13 Oscar, Oppenheimer ne ha vinti ben 7, compreso quello a Robert Downey Jr. come miglior attore non protagonista, per il miglior attore protagonista a Cillian Murphy (“Abbiamo fatto un film sull’uomo che ha creato la bomba atomica, vogliamo dedicare il premio a chi porta la pace”), per la miglior fotografia, la miglior colona sonora e il miglior montaggio. Ripetuto l’exploit del 2023 con Everything Everywhere All at Once, che vinse 7 Oscar su 11 nomination.

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - Colman Domingo e Raul - Gay.it

La Zona d’Interesse ha vinto l’Oscar per il miglior sonoro e come miglior film internazionale ai danni del nostro Garrone, con Jonathan Glazer che ha dedicato la statuetta a tutte le “vittime della disumanizzazione“, che siano quelle di Israele o di Gaga. Un premio contro tutte le guerre, quello vinto dal regista britannico, con il meraviglioso Povere Creature! di Yorgos Lanthimos che si è portato a casa tre statuette ‘tecniche’, per il trucco, i costumi e le scenografie. Questi ultimi due Oscar vinti a scapito di Barbie di Greta Gerwig, candidato a 8 Oscar e vincitore solo per la miglior canzone “What Was I Made For?” di Billie Eilish, che a 22 anni ha così conquistato la sua seconda statuetta insieme a suo fratello, due anni dopo quella vinta grazie a No Time to Die. A dir poco esilarante l’esibizione di Ryan Gosling in versione Marilyn Monroe sulle note di I’m Just Ken, vero momento “meme” di serata insieme al nudo di John Cena, che si è presentato senza abiti sul palco per premiare la categoria Migliori Costumi.

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - John Cena - Gay.it

Miglior documentario è stato eletto 20 Days in Mariupol di Mstyslav Černov, regista ucraino che dal palco ha mandato un potente messaggio a sostegno del proprio Paese: “Vorrei poter essere in grado di scambiare questa statuetta con la mancata invasione russa dell’Ucraina. Vorrei chiedere ai russi di rilasciare gli ostaggi ucraini, vorrei ringraziare tutti i soldati che stanno proteggendo la nostra Terra. Non posso cambiare il passato, la storia. Ma tutti insieme, noi tutti possiamo fare in modo che questa storia venga sistemata, che la verità possa prevalere. Che le persone di Mariupol, che hanno dato la loro vita, non possano mai essere dimenticate. Perché il cinema crea ricordi, crea la storia“.

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - Ryan Gosling - Gay.it

All’ottava candidatura in 23 anni Wes Anderson è riuscito a vincere il suo primo Oscar grazie al corto Netflix La meravigliosa storia di Henry Sugar, ma il regista non si è presentato a ritirare l’ambito riconoscimento, mentre Jodie Foster, già due volte premio Oscar, non è riuscito a conquistare la sua prima statuetta dopo il coming out perché sconfitta tra le attrici non protagoniste dalla magnetica Da’Vine Joy Randolph di The Holdovers. Commovente il suo discorso: “Ho sempre voluto essere diversa, e mi sono resa conto che voglio solo essere me stessa. Vi ringrazio anche per quando ero l’unica ragazza nera della mia classe, grazie perché mi avete vista. Io non mi vedevo, voi sì e mi avete permesso di forgiare il mio cammino. Grazie di avermi visto quando ero invisibile”.

Anche Colman Domingo, primo attore dichiaratamente gay a strappare una candidatura come protagonista dopo 25 anni, non ce l’ha fatta, perché a vincere è stato Cillian Murphy. Bellissima l’immagine di Domingo vicino a suo marito Raul, con la mano di quest’ultimo teneramente sul suo braccio, a volerlo quasi rassicurare in un momento tanto importante per la sua carriera. Grande sconfitto Bradley Cooper, che dopo 12 nomination in 11 anni ancora non è riuscito a vincere un premio. Tra le attrici, la monumentale Emma Stone di Poor Things ha superato un po’ a sorpresa (ma meritatamente) Lily Gladstone, star di Killers of the Flowers Moon data come super favorita alla vigilia. 2° Oscar come miglior attrice protagonista a soli 35 anni per Stone, 7 anni dopo La La Land e rimasta a dir poco di sasso dinanzi al suo trionfo, evidentemente inatteso. Miglior sceneggiatura originale a Justine Triet e Arthur Harari con Anatomia di una caduta, già Palma d’Oro a Cannes 2023, mentre l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale è andato a Cord Jefferson con American Fiction, in Italia arrivato direttamente su Prime Video. Miglior film d’animazione decisamente a sorpresa per Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki, al suo 2° Oscar all’età di 83 anni 21 anni dopo quello vinto per La Città Incantata. Sconfitto Spider-Man: Across the Spider-Verse, che puntava al bis dopo l’Oscar vinto nel 2019 da Spider-Man – Un nuovo universo.

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - Emma Stone - Gay.it

Oscar 2024, trionfa Oppenheimer. Miglior attrice Emma Stone, 2a statuetta per Billie Eilish. Tutti i vincitori - Oscar 2024 - Gay.it

Un’edizione degli Oscar particolarmente fortunata, sul piano della qualità, con tantissimi magnifici film che avrebbero meritato riconoscimenti immancabilmente sfuggiti. Basti pensare a chi è rimasto a bocca asciutta come Past Lives, Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e Maestro, alle 7 statuette ‘perse’ da Povere Creature, al grande snobbato di stagione Estranei, inspiegabilmente rimasto fuori da qualsiasi candidatura. L’attualità politica ha poi fatto irruzione sul palco, con le guerre in Ucraina e a Gaza al centro dei discorsi dei premiati e Kimmel a sfottere Donald Trump.  Oppenheimer, 7 Oscar vinti su 13 nomination, è un biopic di 3 ore, metà delle quali in bianco e nero, che ha incassato quasi 1 miliardo di dollari in tutto il mondo vincendo 7 Oscar. Segno di una qualità che è sorprendentemente tornata a far rima con quantità, con Hollywood che si è definitivamente aperta al cinema europeo, ai titoli d’autore, a registi non necessariamente statunitensi, ad opere che sappiano spaziare tra i generi. E in tal senso attenzione agli Oscar 2025, quando Luca Guadagnino potrebbe sparigliare le carte con ben 2 film, ovvero Challengers e Queer, conteso tra Cannes e Venezia, per quanto Dune 2 parrebbe già essere ampiamente in pole position. Che il prossimo possa essere l’anno del canadese Denis Villeneuve?

Oscars 2024 – VINCITORI

Miglior film
Oppenheimer, regia di Christopher Nolan

Miglior regista
Christopher Nolan – Oppenheimer

Miglior attore protagonista
Cillian Murphy – Oppenheimer

Miglior attrice protagonista
Emma Stone – Povere creature! (Poor Things)

Miglior attore non protagonista
Robert Downey Jr. – Oppenheimer

Miglior attrice non protagonista
Da’Vine Joy Randolph – The Holdovers – Lezioni di vita (The Holdovers)

Migliore sceneggiatura non originale
Cord Jefferson – American Fiction

Migliore sceneggiatura originale
Justine Triet e Arthur Harari – Anatomia di una caduta (Anatomie d’une chute)

Miglior film internazionale
La zona d’interesse (The Zone of Interest), regia di Jonathan Glazer (Regno Unito)

Miglior film d’animazione
Il ragazzo e l’airone (君たちはどう生きるか), regia di Hayao Miyazaki

Miglior fotografia
Hoyte van Hoytema – Oppenheimer

Miglior scenografia
James Price, Shona Heath e Zsuzsa Mihalek – Povere creature! (Poor Things)

Migliori costumi
Holly Waddington – Povere creature! (Poor Things)

Miglior trucco e acconciatura
Nadia Stacey, Mark Coulier e Josh Weston – Povere creature! (Poor Things)

Migliori effetti speciali
Takashi Yamazaki, Kiyoko Shibuya, Masaki Takahashi e Tatsuji Nojima – Godzilla: Minus One (ゴジラ-1.0)

Miglior montaggio
Jennifer Lame – Oppenheimer

Miglior sonoro
Tarn Willers e Johnnie Burn – La zona d’interesse (The zone of interest)

Migliore colonna sonora originale
Ludwig Göransson – Oppenheimer

Migliore canzone originale
What Was I Made For? (musiche e testo di Billie Eilish e Finneas O’Connell) – Barbie

Miglior documentario
20 Days in Mariupol, regia di Mstyslav Černov

Miglior cortometraggio documentario
The Last Repair Shop, regia di Kris Bowers e Ben Proudfoot

Miglior cortometraggio
La meravigliosa storia di Henry Sugar (The Wonderful Story of Henry Sugar), regia di Wes Anderson

Miglior cortometraggio d’animazione
War is over! Inspired by the Music of John and Yoko, regia di Dave Mullins

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