J. K. Rowling insiste: “Ecco perché sono preoccupata dalle conseguenze dell’attivismo transgender”

"Le persone trans hanno bisogno e meritano protezione. Ma....". Lunghissimo, pericoloso e discutibile saggio di J.K. Rowling, che è così tornata ad affrontare la questione transgender. Alimentando nuove polemiche.

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Continuano le posizione transfobiche della Rwoling.
6 min. di lettura

Travolta dall’ennesima bufera social per alcuni suoi tweet da tutti definiti transfobici, J.K. Rowling, donna più ricca d’Inghilterra nonché madre di Harry Potter, ha provato a spiegarsi, a motivare le proprie idee, dopo giorni di fuoco in cui persino Daniel Radcliffe ed Eddie Redmayne l’hanno aspramente criticata.

“Non è un pezzo facile da scrivere, per ragioni che presto diventeranno chiare, ma so che è arrivato il tempo di spiegarmi su un problema travolto dalla tossicità. Scrivo questo senza alcun desiderio di aggiungere nulla a quella tossicità”, ha esordito la Rowling in un lunghissimo saggio pubblicato sul suo sito, in cui ha ripercorso le tappe della polemica nata lo scorso anno, quando J.K. twittò il suo supporto a Maya Forstater, licenziata per aver pubblicato alcuni cinguettii “transfobici”. Negli ultimi due anni, la Rowling sostiene di aver incontrato persone transessuali e letto vari libri, blog e articoli di persone trans, specialisti di genere, intersex, psicologi, assistenti sociali e medici, seguendo attentamente il dibattito on line e sui media tradizionali. “Ad un certo livello, il mio interesse per questo argomento è diventato professionale, perché sto scrivendo una serie criminale, ambientata ai giorni nostri, e la mia detective immaginaria ha un’età in cui è interessata anche a questi problemi”.

La Rowling punta il dito contro gli attivisti transgender, che l’avrebbero minacciata sui social dopo che ha iniziato a seguire Magdalen Burns, giovane lesbica femminista colpita da un aggressivo tumore al cervello, nonché grande sostenitrice dell’importanza del sesso biologico. Scomparsa dai social e ricomparsa in piena pandemia per lanciare il proprio libro gratuito per bambini, J.K. sarebbe stata nuovamente presa di mira da questi fantomatici ‘radicali transgender‘, che hanno iniziata a chiamarla TERF, acronimo che significa femminista radicale trans-esclusiva. La Rowling, neanche a dirlo, non si sente affatto una TERF. “Ma allora perché lo sto facendo?”, si è domandata l’autrice britannica. “Perché parlare? Perché non fare la mia ricerca in silenzio tenendo la testa bassa?”. Cinque le ragioni che si è data la Rowling. Intanto perché a suo dire questo attivismo trans starebbe avendo un impatto significativo su molte cause da lei sostenute, andando ad “erodere la definizione legale di sesso per sostituirla con il genere”. Poi perché J.K. è stata insegnante, e rivendica il proprio interesse sia per “l’istruzione che per la salvaguardia”. E ancora perché è interessata alla libertà di parola, difesa ‘persino con Donald Trump’.

Il quarto punto riguarda la preoccupazione di J.K. nei confronti di “giovani donne che desiderano cambiare sesso” e soprattutto per quelle che a suo dire vogliono “tornare al sesso originale”, “perché si rammaricano di aver intrapreso azioni che, in alcuni casi, hanno alterato il loro corpo in modo irrevocabile, portando via la loro fertilità”. In tal senso la Rowling sottolinea un +4400% in 10 anni di ragazze sottoposte a trattamento di transizione nel Regno Unito. Qui la Rowling cita una dichiarazione della dottoressa e ricercatrice americana Lisa Littman, del 2018, secondo cui Tumblr, Reddit, Instagram e YouTube sarebbero stati “fattori che contribuiscono alla disforia di genere”, istillando nei giovani “l’identificazione transgender”. Come se fosse una moda passeggera, cambiare sesso, e non una necessità, un’urgenza. La Littman è stata attaccata da più parti, “come Maya Forstater”, ma la Rowling incredibilmente la difende: “Lisa Littman ha osato sfidare uno dei principi centrali dell’attivismo trans, ovvero che l’identità di genere di una persona è innata, come l’orientamento sessuale. Nessuno, hanno insistito gli attivisti, avrebbe mai potuto essere persuaso ad essere trans”.

Per cercare di motivare questa propria nuova ossessione, J.K. torna poi alla propria adolescenza, perché “ho lottato con un grave disturbo ossessivo compulsivo”. “Più leggo sulla disforia di genere, con le penetranti descrizioni di ansia, dissociazione, disturbi alimentari, autolesionismo e odio di sé, e più mi chiedo se fossi nata 30 anni dopo, anche io avrei potuto provare a cambiare sesso. Dato che non avevo una realistica possibilità di diventare un uomo negli anni ’80, dovevano essere i libri e la musica a farmi superare i miei problemi di salute mentale. Fortunatamente per me, ho trovato il mio senso di alterità e la mia ambivalenza sull’essere una donna, riflessa nel lavoro di scrittrici e musiciste che mi hanno rassicurato”, perché “va bene non sentirsi rosa, agili e compiacenti nella propria testa; va bene sentirsi confuse, oscure, incerte su cosa o chi sei”.

Esclusivamente in base alla propria esperienza adolescenziale, in sostanza, la Rowling pensa di poter mettere bocca con assoluta credibilità sulla disforia di genere, attaccando quelle leggi che consentirebbero ad una persona transgender di avere un documento che riporta la loro transizione anche senza un intervento chirurgico: “Un uomo che intende non sottoporsi a un intervento chirurgico e non assumere ormoni può ora assicurarsi un certificato di riconoscimento di genere ed essere una donna dal punto di vista legale. Molte persone non ne sono consapevoli”.

“Stiamo vivendo il periodo più misogino che ho vissuto”, continua la scrittrice. “Ovunque, alle donne viene detto di tacere e di sedersi. Ho letto tutte le argomentazioni sul fatto che la femminilità non risieda nel sesso del corpo e le affermazioni secondo cui le donne biologiche non hanno esperienze comuni, e le trovo anch’esse profondamente misogine e regressive. È anche chiaro che uno degli obiettivi nel negare l’importanza del sesso è quello di erodere ciò che alcuni sembrano vedere come un’idea crudelmente segregazionista delle donne che hanno le loro realtà biologiche o – altrettanto minacciose – realtà unificanti che le rendono una classe politica. Non è abbastanza per le donne essere alleate delle persone trans. Le donne devono accettare e ammettere che non vi è alcuna differenza materiale tra donne trans e loro stesse. Ma come molte donne hanno detto prima di me, “donna” non è un costume. “Donna” non è un’idea nella testa di un uomo. “La donna” non è un cervello rosa, una simpatia per Jimmy Choos o per qualsiasi altra idea sessista ora propagandata in qualche modo come progressiva“.

Ed è qui che J.K., sempre più chiaramente incapace di gestire la propria innata transfobia, snocciola la quinta ragione per cui sono profondamente preoccupata per le conseguenze dell’attuale attivismo trans”. Parlando delle violenze vissute in prima persona nel suo primo matrionio, da legare a quelle vissute dalle persone trans.

Sono sotto gli occhi del pubblico da oltre vent’anni e non ho mai parlato pubblicamente di come sia sopravvissuta agli abusi domestici e alle aggressioni sessuali. Questo non perché mi vergognassi di quelle cose che mi sono successe, ma perché sono ricordi traumatici. Mi sento anche protettiva nei confronti di mia figlia. Non volevo rivendicare la proprietà esclusiva di una storia che appartiene anche a lei. Tuttavia, poco tempo fa, le ho chiesto come si sarebbe sentita se fossi stata pubblicamente onesta su quella parte della mia vita, e mi ha incoraggiato ad andare avanti. Sono riuscita a sfuggire al mio primo matrimonio violento con qualche difficoltà, ma ora sono sposata con un uomo veramente buono, protettivo come non mi sarei mai aspettata in un milione di anni. Tuttavia, le cicatrici lasciate dalla violenza e dalle aggressioni sessuali non scompaiono, non importa quanto sei amata, e non importa quanti soldi hai fatto. Il mio nervosismo perenne viene visto come uno scherzo in famiglia – e anche io so che è divertente – ma prego che le mie figlie non abbiano mai le stesse ragioni per odiare improvvisi rumori forti o quando ti ritrovi persone dietro di te senza averle sentite avvicinarsi. Se poteste entrare nella mia testa e capire cosa provo quando leggo di una donna trans che muore per mano di un uomo violento, trovereste solidarietà. Ho un senso viscerale per il terrore che quelle donne trans avranno dovuto vivere nei loro ultimi secondi sulla Terra, perché anch’io ho conosciuto momenti di cieca paura quando ho realizzato che l’unica cosa che mi teneva in vita era il poco autocontrollo del mio aggressore. Le persone trans hanno bisogno e meritano protezione. Come le donne, è molto probabile che vengano uccise da partner sessuali. Le donne trans che lavorano nell’industria del sesso, in particolare le donne trans di colore, sono particolarmente a rischio. Come ogni altro sopravvissuto ad abusi domestici o aggressioni sessuali, non provo altro che empatia e solidarietà con le donne trans che sono state abusate dagli uomini. Quindi voglio che le donne trans siano al sicuro. Allo stesso tempo, non voglio che donne biologiche siano meno al sicuro. Quando apri le porte dei bagni e degli spogliatoi a qualsiasi uomo che crede o si senta una donna – e, come ho già detto, i certificati di conferma di genere possono ora essere rilasciati senza alcun intervento chirurgico O cura ormonale – stai aprendo la porta a tutti gli uomini che desiderano entrare. Questa è la semplice verità.

Una verità che puzza di tremenda confusione, di gatto che si arrampica sugli specchi, di disinformazione atroce ed estremamente pericolosa, vista la gigantesca visibilitá di questa autrice. Ma la Rowling insiste, tornando ad accusare le associazioni transgender: Un numero enorme di donne sono giustamente terrorizzate dagli attivisti trans. Lo so perché tante si sono messe in contatto con me per raccontare le loro storie. Hanno paura dell’eventuale perdita del lavoro o dei mezzi di sussistenza, della violenza. L’unica cosa che mi dà speranza è che le donne che possono protestare e organizzarsi, lo stanno facendo, e hanno alcuni uomini e persone transessuali al loro fianco. I partiti politici che cercano di placare le voci più forti in questo dibattito stanno ignorando le preoccupazioni delle donne a loro rischio e pericolo. Nessuna delle donne biologiche con cui ho parlato odia le persone trans; anzi. Molte di loro si sono interessate a questo problema in primo luogo perché preoccupate per i giovani trans, e sono estremamente solidali con gli adulti trans che vogliono semplicemente vivere la loro vita, ma che stanno affrontando una reazione negativa per un marchio di attivismo che non approvano. La suprema ironia è che il tentativo di mettere a tacere le donne con la parola “TERF” potrebbe aver spinto più giovani donne verso il femminismo radicale rispetto ai decenni precedenti. L’ultima cosa che voglio dire è questa. Sono straordinariamente fortunata; Sono una sopravvissuta, certamente non una vittima. Ho ricordato il mio passato perché, come ogni altro essere umano su questo pianeta, ho un passato complesso, che modella le mie paure, i miei interessi e le mie opinioni. Non dimentico mai quella complessità interiore quando creo un personaggio immaginario e certamente non lo dimentico mai quando si tratta di persone trans. Tutto ciò che chiedo – tutto ciò che voglio – è che un’empatia simile, una comprensione simile, sia estesa alle milioni di donne che non chiedono altro se non che le loro preoccupazioni siano ascoltate senza ricevere minacce e abusi“.

 

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Renzo Loi 11.6.20 - 13:22

OGGI MI SENTO LEONARDO DA VINCI. IERI MINA MAZZINI. L'ALTRO IERIPAPA GIOVANNI DOMANI TRUMP SEAN CONNNERY, GIUSEPPE GARIBALDI , LA REGINA ELISABETTA,BARBRA STREISAND.VADO SUBITO A CAMBIARMI ALL'ANAGRAFE.NATURALMENTE POTREISENTIRMI ANCHE UN GATTO.NON LO ESCUDO.VOGLIO IL DIRITTO DI IDENTITA'.NON FACCIAMO RIDERE MANCO I POLLI XCHè SI SONO DISSOCIATI X NON ESSERE COINVOLTI.

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parmigianina 11.6.20 - 12:30

Non c'è nessuna parola di buonsenso né nelle parole della Rowling né nel link che ha postato.

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