Deceduto il 17 luglio scorso all’età di 80 anni, John Lewis è stato un icona della lotta per i diritti civili degli afroamericani d’America, con tre ex presidenti USA, ovvero Barack Obama, George W. Bush e Bill Clinton, che hanno partecipato ai funerali andati in scena ieri ad Atlanta, in Georgia.
Ebbene il carro funebre che ha trasportato Lewis sè è volutamente fermato tra le strisce pedonali rainbow della città, in ricordo alla sua continua vicinanza alla comunità LGBTQ. Il corteo si è fatto strada dalla base dell’aeronautica militare di Dobbins, fermandosi proprio tra la 10th e Piedmont Avenue. Una folla si era radunata in quell’incrocio per applaudire e onorare John, non solo icona del movimento afroamericano ma anche fiero sostenitore dei nostri diritti.
Nel lontano 1996, Lewis tenne un appassionato discorso alla Camera contro il Defense of Marriage Act (DOMA), che all’epoca vietava il matrimonio egualitario. “Questo è crudele”, disse in tempi in cui persino tra i democratici c’era chi storceva la bocca. “Questo disegno di legge mira a dividere la nostra nazione, a scatenare gli americani contro gli americani, a seminare paura, odio e intolleranza “.
Il disegno di legge, tuonò Lewis, “nega a uomini e donne gay il diritto alla libertà e alla ricerca della felicità. Il matrimonio è un diritto umano fondamentale. Non puoi dire alle persone che non possono innamorarsi”. Nel 2003 Lewis scrisse un editoriale per il Boston Globe a sostegno dei diritti LGBTQ, quasi un decennio prima che il presidente Obama facesse lo stesso.
“Questa discriminazione è sbagliata”, scrisse. “Non possiamo continuare a voltare le spalle agli americani gay e lesbiche. Ho combattuto troppo duramente e troppo a lungo contro la discriminazione basata sulla razza e sul colore per non opporci alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale. Ho sentito le ragioni dell’opposizione al matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso. Puzzano della stessa paura, odio e intolleranza del razzismo”.
el 1963 Lewis era al fianco di Martin Luther King Jr., nel leggendario discorso “I Have a Dream”. Nel 1965, co-condusse 600 manifestanti durante la celebre marcia da Selma a Montgomery attraverso il ponte Edmund Pettus, in Alabama. Quel giorno la testa di Lewis venne spaccata dalla polizia. Fu eletto per la prima volta al Congresso degli Stati Uniti nel 1986, portando avanti 17 mandati. È deceduto a causa di un cancro al pancreas all’età di 80 anni. Ieri anche la comunità LGBT d’America ha voluto rendergli omaggio. Com’era giusto che fosse.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.