Regione Lombardia, nella figura del suo assessore al Welfare Giulio Gallera, ha proprio oggi negato il finanziamento a Milano Check Point, realtà associativa senza scopo di lucro che da quasi due anni consente alle cittadine e ai cittadini milanesi di eseguire test gratuiti per HIV e sifilide, e di accedere allo sportello PrEP (Profilassi Pre Esposizione da HIV, ovvero la terapia preventiva).
Il no all’interpellanza, presentata dalla consigliera regionale del Partito Democratico Paola Bocci, è diventato realtà questa mattina nell’aula del Consiglio regionale lombardo, in concomitanza con la Giornata mondiale per la lotta all’HIV e AIDS. Giornata che ha visto Milano Check Point dar vita ad una campagna nazionale che ha coinvolto decine di volti pubblici, da Ferzan Ozpetek a Myss Keta, con l’hastag #STOPHIVSTIGMA. Il video della campagna diretto da Manuel Scrima e Giovanni Conte è visibile in testa al post.
Gallera non ha dato il proprio consenso all’interpellanza perché a suo dire esistono già i centri MTS, se non fosse che questi centri a causa del Covid abbiano dimezzato gli appuntamenti, non intercettando una grande parte della popolazione, quella più a rischio, che rimane così fuori dai percorsi istituzionali. Dura la replica di Massimo Cernuschi, presidente di Milano Check Point: «Siamo indignati per l’ennesima prova dell’incapacità dell’assessore Giulio Gallera di avere una visione lungimirante dello stato dei fatti. Chiediamo che l’interpellanza venga ridiscussa, considerando i dati epidemiologici e la costo/efficacia di questa operazione».
“Non sostenere un presidio che dà risposte a centinaia di persone, facendo efficace prevenzione con serietà e competenza, e che rafforza l’offerta dei percorsi tradizionali regionali, è un’occasione persa“, ha dichiarato Paola Bocci, consigliera democratica. “I numeri danno l’idea di quanto sia un servizio utile, necessario e non in contrapposizione con i percorsi tradizionali che non sempre danno risposte in tempi brevi; altre regioni sostengono finanziariamente i check point, e Regione Lombardia più di un anno fa aveva accolto la richiesta del Consiglio che si era espresso a favore del supporto. È poco giustificabile quindi questa marcia indietro, quando sappiamo che la prevenzione dell’HIV resta una priorità assoluta per sconfiggere il virus, e va quindi sostenuta a tutto campo”.
Immediata anche la presa di posizione di Monica Cirinnà, responsabile Diritti del Pd.
La decisione dell’assessore alla Sanità della Lombardia Gallera ha dell’incredibile: proprio nella Giornata mondiale contro l’Aids nega i fondi a Milano Check Point, un presidio che consente test gratuiti per Hiv e altre malattie sessualmente trasmissibili. E’ la negazione grave e clamorosa delle importanti misure di prevenzione da tutti i contagi, ad iniziare da quello del virus Hiv che in questi anni purtroppo ha continuato a diffondersi pericolosamente. Siamo di fronte a un conclamato fallimento della tutela della salute pubblica messa a rischio da scelte politiche insensate. E’ necessario che la Regione Lombardia torni immediatamente sui propri passi per fare in modo che non venga cancellato un presidio indispensabile, frutto di un’esperienza di volontariato al servizio delle cittadine e dei cittadini.
“Da Regione Lombardia uno schiaffo a una realtà che, attraverso personale volontario, fornisce un servizio essenziale“, afferma il Responsabile Diritti del PD Milano Metropolitana Michele Albiani. “L’assessore Gallera forse ignora il fatto che questo presidio sanitario ha consentito in un anno difficile come questo, in piena emergenza Covid, a 1000 persone di effettuare screening contro l’infezione da HIV, in un ambiente protetto e amichevole. La Lombardia è in cima alla classifica nazionale per numero di contagi e negare i finanziamenti vuol dire di fatto non riconoscere l’urgenza e l’importanza di effettuare prevenzione. Purtroppo questa giunta, come dimostra il totale fallimento dell’attuale gestione sanitaria, si dimostra anche sul fronte della lotta all’HIV incapace e inadeguata. La sussidiarietà passa anche da realtà come quella di Milano Check Point, e va aiutata”.
Da parte di Gallera, via social, un’immagine con Pirellone e presidente della regione Fontana in posa e un messaggio che appare stridente, visto quanto accaduto in aula: “Oggi è la Giornata Mondiale contro l’Aids. Da quando sono assessore al Welfare, ogni anno abbiamo organizzato momenti di formazione per i più giovani, campagne di sensibilizzazione, azioni volte a rafforzare la cura e la ricerca. In questa stagione il Covid ci impedisce di organizzare eventi pubblici, ma la guardia, l’attenzione e l’impegno devono rimanere sempre altissimi“.
https://www.facebook.com/giuliogallera/photos/a.10151963839512577/10159205863067577/
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Complimenti per l'orrendo tempismo! Dopo la disastrosa e criminale gestione dell'emergenza Covid, questo ennesimo attacco alla salute de* cittadin* lombard* da parte di chi sarebbe nominato e pagato per tutelarla. In più ci prendono in giro, sperando di lavarsi la coscienza, con questo grottesco e ipocrita post sui social. Mi chiedo come sia possibile che il tragicomico duo Fontana-Gallera ricopra ancora immeritatamente il proprio incarico invece di essere stato giustamente defenestrato da tempo.