73 anni tra poco meno di due mesi, Loretta Goggi tornerà su Rai1 il 22 settembre con una nuova edizione di Tale e Quale Show. Intervistata da LaRepubblica, l’iconica Loretta ha archiviato la felice esperienza di “Benedetta primavera”, che l’ha vista tornare in prime time con una trasmissione tutta sua dopo decenni, con Stefano Coletta decisivo nel convincerla: “A 70 anni passati è stato bello rimettermi alla prova, anche come autrice. Ho fatto le imitazioni, cantato e detto la mia“.
D’altronde viviamo in un Paese maschilista, in cui le donne over 60 vengono troppo spesso dimenticate, archiviate, cancellate. “Resta un mistero: le donne non possono avere le rughe, in Italia a un certo punto diventano invisibili“, ha commentato Goggi.
“E ci sono artiste grandissime, pensi a Giuliana Lojodice. Sempre giudicate per l’esteriorità; ma sforzatevi, un po’ di fantasia, sa quanti ruoli ci sarebbero. Ci sono attrici americane pazzesche, che non sono più ragazze e non rientrano nei canoni classici, penso a Frances McDormand, una fuoriclasse, che girano film da protagonista. Gli uomini, invece, fanno come gli pare. Guardi Vasco Rossi, Ligabue, settantenni e ragazzacci rockstar. Da noi chi? Forse solo Loredana (Bertè) osa. Ora le donne si sono prese la scena: ma una volta era tutto: “Corrado con”, “Pippo Baudo con”. Eravamo di contorno. Io le mie soddisfazioni me se le sono prese, la prima donna a condurre il festival di Sanremo, a fare il quiz. Nessuno credeva in me e sono arrivata seconda a Sanremo con Maledetta primavera, che è un successo“.
Interrogata sulla politica nazionale, Goggi ha espresso due opinioni su Giorgia Meloni ed Elly Schlein.
“Lasciamola lavorare”, ha precisato nei confronti dell’attuale premier. “Fa politica da sempre. Però sui diritti non si torna indietro. Le famiglie hanno il diritto di essere libere, non puoi dire alle persone come vivere, chi amare, come crescere i figli. Abbiamo fatto tante battaglie, tanti passi avanti: la libertà è sacra”.
Più duro, invece, il commento sull’attuale segretaria del Pd.
“Non la conosco ma sarebbe bello che la sinistra parlasse a tutti, non la capisco tanto quando parla. Poi basta attaccare l’avversario . Non si può solo essere contro, vanno bene l’opposizione e le critiche ma io direi di partire dai progetti. Fare le cose e poi criticare gli altri mi sembra meglio”.
Peccato che Giorgia Meloni sia arrivata alla presidenza del consiglio dopo aver criticato a testa bassa qualsiasi cosa detta e/o fatta nel corso delle ultime due legislature, da lei passata all’opposizione.
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