Elly Schlein ha dichiarato che parteciperà ai Pride nelle città italiane e che il Partito Democratico porterà avanti la battaglia del matrimonio egualitario. Oltre a una legge sull’omobitransfobia. In un’intensa intervista rilasciata a Federico Chiara per Vogue Italia, Schlein ricorda anche la battaglia per i diritti di figlie e figli delle famiglie omogenitoriali.
“Vorrei ridurre la distanza che ci divide dai Paesi del Nord Europa – spiega Elly – Noi non abbiamo nemmeno una legge contro l’odio e la discriminazione, quella che ha portato avanti Alessandro Zan, con cui lavoriamo tutti i giorni, affossata dalla destra con quel vergognoso applauso nell’Aula del Senato”.
La segretaria PD spiega che il PD si sta battendo per il matrimonio egualitario. “Love is love: questo è lo slogan con cui accompagniamo le associazioni nella battaglia. Ma mancano anche i diritti delle figlie, dei figli delle coppie omogenitoriali, per cui abbiamo molti passi avanti da fare. E occorre farlo con una mobilitazione permanente, cercando il supporto dei sindaci e tentando di portare avanti questa battaglia in Parlamento.”
A proposito della sua partecipazione agli imminenti Pride di Giugno (qui tutte le date in Italia):
“È un mese di orgoglio e di rivendicazione. Come tante e tanti altri, lo celebro andando alle manifestazioni nelle città, molto partecipate non solo dalla comunità Lgbtq+, ma da tutti quelli che non vogliono vivere nel Medioevo dei diritti e andare verso l’Europa e verso il futuro.”
Nell’intervista a Vogue Italia, la leader dem affronta anche il tema del recente outing subito dalla sua compagna Paola Belloni, spiegando che si è trattata di una forma di violenza, come spiegato dalla stessa Paola, con la quale Elly concorda pienamente.
Nell’intervista di Chiara, Schlein si apre anche a proposito di lifestyle, gusti musicali, moda, viaggi. Ma non si sottrae alle domande sui grandi temi del contemporaneo, dall’emergenza climatica alla globalizzazione al lavoro, puntualizzando come ella creda in una leadership plurale e non solitaria. Schlein ammette di non sapere tutto di tutto, e dice di diffidare di quei politici che pensano di poter parlare di qualunque argomento.
“Credo nella forza di una mobilitazione collettiva che può cambiare davvero le cose. (…) Siamo circondati da partiti personali il cui destino è legato inscindibilmente a quello del leader. Se ho scelto di candidarmi alla guida del Partito Democratico, è perché mi sembra l’unico partito non personale in Italia e questa è la sua grande forza.”
A proposito della leadership di Giorgia Meloni, anche dalle pagine di Vogue, Elly Schlein va all’attacco:
“Non ci serve una premier donna se non si batte per migliorare le condizioni delle altre donne, perché il soffitto di cristallo non lo rompi da sola, è proprio fisica, non lo rompi con un solo punto di pressione. Se la maggioranza delle donne sono ancora discriminate nel lavoro, nell’accesso ai servizi, nel subire violenza di genere, e quindi neanche arrivano a vederlo quel soffitto… A cosa serve una premier donna?“
L’intervista integrale (molto bella, ci permettiamo di sottolineare ndr) di Federico Chiara a Elly Schlein su Vogue.it.
(gf)
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