“Perché nessuno pensa ai bambini?”, grida da decenni nei Simpson la moglie del reverendo Lovejoy, la mitica signora Helen. Parole che potrebbero diventare lo slogan ufficiale di Pro Vita e Famiglia, che ha orgogliosamente diffuso sul proprio sito una “interessantissima guida di difesa dei genitori che hanno figli nelle scuole inglesi dove si insegnano i dogmi LGBTI“. Testuale. Una sorta di “Manuale” di salvataggio per le povere Giovani Marmotte, procacciate da quella famelica e misteriosa bestia internazionale chiamata “teoria gender”. In questa incredibile guida, realizzata dall’associazione inglese ed evangelica ‘Christian Concern’, si consiglia ai genitori il modo migliore per ritirare i propri figli da tali lezioni. Neanche fossero reclusi a Guantanamo e avessero bisogno di una via di fuga in stile Le ali della Libertà, con bambini di 5 anni a scavare le spesse mura con il cucchiaino del Danone, per poi nascondere il tunnel faticosamente realizzato con il poster dell’ultimo film dei Me contro Te.
Eppure, sottolineano i simpatici amici di Pro Vita e Famiglia, “molti genitori non sono consapevoli dell’indottrinamento ideologico e della sessualizzazione in corso in molte scuole“. Ecco perché c’è “bisogno di vigilanza, saggezza e coraggio per proteggere in primo luogo i propri figli, ma anche per incoraggiare e sostenere altri genitori che possono avere preoccupazioni simili“. Per quanto concerne il Regno Unito, tolto il Galles nell’imminente futuro sarà ancora possibile ritirare i figli dall’educazione sessuale fino ai 16 anni, ma non dalle lezioni sulla riproduzione, che fanno parte del programma di scienze. Ma quali corsi sono obbligatori e quali no? Domanda che non farà dormire chissà quanti milioni di genitori inglesi.
Solo l'”Educazione alle relazioni” è obbligatoria nelle scuole primarie, ma in alcune di queste “molti presidi” starebbero decidendo di includere una sorta di “Educazione sessuale” ideologizzata, che comprenderebbe “elementi di insegnamento LGBT” e proprio per questo motivo “non idonea per i bambini“. Giammai! (“Perché nessuno pensa ai bambini?“). Ed è qui che la fantasmagorica guida della Christian Concern ricorda a tutti i genitori che solo il preside della scuola può decidere in ultima analisi l’insegnamento da impartire agli studenti in ambito “educazione sessuale”. In conclusione, se un genitore dovesse ritenere quell’istruzione scolastica ‘non idonea’, in tema di elementi sessuali, “allora può rivendicare il proprio diritto e, rivolgendosi alla stessa scuola, ritirare il proprio figlio dalle lezioni“. Incredibile ma vero, gli alunni inglesi non verranno inchiodati alle sedie, perché obbligati ad assistere all’indottrinamento LGBT attraverso la visione di tutti e 59 i classici animati Disney.
“In Italia non siamo (ancora) a questo punto, tuttavia è sempre più necessario invitare i genitori a vigilare su ciò che viene insegnato nelle scuole”, concludono da Pro Vita e Famiglia, con immancabile finale dedicato alla legge contro l’omotransfobia. “Il passo successivo alla Legge Zan, nel caso dovesse essere approvata ed dovesse entrare in vigore, sarà quello di catapultare nelle scuole i dogmi LGBTI per ‘educare’ i bambini“.
Cosa siano i “dogmi LGBT”, ovviamente, non è chiaro a nessuno. Non ci resta altro da fare che aspettare il prossimo manuale d’istruzioni.
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