Dirty Minds Media è un nuovo studio di produzione con un semplice obiettivo: togliere lo stigma attorno alla pornografia, considerandola una vera e propria arte. Il nome indica esattamente quello che il suo creatore Manuel Scalco, una delle star più conosciute del porno gay, vuole promuovere, cioè fetishes, kinks, passione e una recitazione naturale. Di origini italiane, sta portando una vera e propria rivoluzione nel mondo della pornografia.
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La vita di Manuel si è trasformata improvvisamente. Faceva il carpentiere e aveva una forte passione per la danza, da quando era adolescente si interessava di quelle che tanti chiamano “perversioni”, ma la strada della pornografia non era per niente nel suo radar. Tutto è iniziato durante un viaggio a Barcellona, dove dei produttori lo hanno notato per il suo fisico avvenente e pieno di tatuaggi, e hanno pensato che avrebbe potuto fare strada nell’industria. Così è diventato un attore porno, inizialmente creando un OnlyFans come tanti altri suoi colleghi e passando poi a case conosciute come Falcon e Raging Stallion.
Manuel ha però notato subito una pecca di questo mondo. La maggior parte degli studi si occupa solo del cosiddetto “hardcore porn”: tanta veemenza, tanta scena, ma il tutto risulta freddo e distaccato. Da qui l’idea di diventare un produttore e creare Dirty Minds Media.
«In Dirty Minds Media, cerchiamo di esplorare un sacco di fantasie. Per i modelli, cerchiamo persone a cui piace davvero la situazione – non vogliamo persone che vogliono solo lavorare per soldi. Devi avere una passione per fare questo.»
Piedi e calzini, fisting e pissing, ma anche sesso più naturale. Non ci sono fantasie che non sono state inserite nei film prodotti dallo studio, l’importante è che siano recitate con passione. «La nostra differenza è l’erotismo. Alla gente non piacciono i ragazzi statici o la finta recitazione, quindi penso che il nostro segreto sia creare passione tra i partner, rendendo la situazione davvero reale», ha spiegato in un’intervista. L’idea è quella di creare uno spazio dove non ci sia pudore e – soprattutto – vergogna. Le persone hanno le fantasie più svariate e, nei limiti del legale, non c’è motivo di non assecondarle.
Nonostante la presunta apertura della nostra epoca e nonostante si stiano normalizzando, per molti il sesso e il porno sono ancora argomenti decisamente tabù, e c’è anche una tendenza a giudicare chi gode di entrambi. In questo, quantomeno, non sembrano esserci discriminazioni, visto che vengono condannati il porno eterosessuale così come quello gay o lesbico. Ma Manuel ha la risposta pronta anche per questo: «Secondo me la verità è che le persone che parlano male del porno, siano quelle che consumano un sacco di porno». D’altronde, secondo uno studio rilasciato da Youporn nel 2018, mostrava come il 23% degli uomini etero e il 39% percento delle donne etero abbonati alla piattaforma guardassero video porno gay. I numeri aggiornati potrebbero anche essere aumentati.
Il punto di fondo è uno e uno soltanto: se pretendiamo di poter vivere la sessualità in modo libero e aperto, questo comprende anche la pornografia. Tanti come Manuel hanno abbracciato anche questo lato della loro natura, cosa che magari non avrebbero mai pensato di fare, e hanno visto cambiata la loro vita. Certo, non la pornografia che sfrutta o che diventa una dipendenza, ma quella di cui ognuno può godere nella sua quotidianità. «Penso che la gente debba essere più rilassata riguardo il porno perché non c’è niente di sbagliato», commenta Manuel. Come al solito, parlarne il più possibile è il primo passo fondamentale per togliere quell’aria di perverso e proibito che da sempre la società addita alla pornografia.
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