27enne giocatore di basket 3×3, Marco Lehmann ha fatto coming out dalle pagine del sito FIBA, federazione internazionale di pallacanestro.
Lo faccio per le generazioni future, in modo che possano vivere una vita sportiva libera, senza nascondersi.
Lehmann ha iniziato a giocare a basket, da professionista, nel 2012. Il continuare a nascondersi, a indossare una maschera, ha pesantemente influenzato la sua salute mentale, tanto dall’andare incontro a dei veri attacchi di panico: “Stavo decisamente vivendo il mio sogno sportivo, eppure non ero felice. Ogni settimana la stessa cosa: il mio ragazzo mi portava all’aeroporto e nel momento in cui passavo i controlli di sicurezza, il gay felice all’interno di una relazione si trasformava nell’atleta professionista senza emozioni, che non voleva parlare della sua vita personale. Negli sport di squadra non ci possono essere uomini gay. Essere gay in quel contesto è un tabù. Le persone non ne parlano, e questo deve finire ORA. Ecco perché molti giovani hanno smesso di fare sport di squadra quando hanno scoperto di essere gay. Ora mi concentrerò più serenamente sul torneo World Tour e sulla strada per qualificare la Svizzera alle Olimpiadi del 2024“.
“Tutte queste situazioni. Tutte le notti insonni. Tutti i momenti di paura e insicurezza. È giunto il momento di godermi il resto della mia carriera senza dover vivere una doppia vita, nascondendo il mio vero io“, ha concluso Marco, travolto dall’affetto dei fan e dal sostegno di colleghi e amanti del basket. Lehmann si unisce ad altri giocatori professionisti di basket dichiaratamente gay come Jason Collins, Uri Kokia e Derrick Gordon.
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Ed è con tifo da stadio che ringrazio questo mio coraggioso compatriota.
bravo
Sei stato grande,hai fatto il più grande “SALTO”della tua vita.Bravo