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Milano, coppia gay aggredita con calci e pugni

“Mentre la politica straparla di mediazioni, fuori la violenza continua”, ha denunciato sui social Alessandro Zan.

Milano, coppia gay aggredita con calci e pugni - Omofobia - Gay.it
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Non solo il 12enne aggredito in parco Sempione. Il sabato sera del Milano Pride è stato segnato da un’altra aggressione omofoba. A Pride concluso in via Manzoni una coppia di ragazzi è stata aggredita da uno sconosciuto. In bici al semaforo, uno dei due ragazzi ha chiamato l’altro in modo affettuoso.

Un uomo, dopo averli insultati, è piombato su di loro e ha preso a pugni uno dei due, buttandolo a terra e tirandogli calci; l’altro ragazzo, cercando di difendere il fidanzato, si è rotto la mano a causa della furia dell’aggressore. Una camionetta dell’esercito, che stazionava in piazza Scala, è intervenuta richiamata dalle grida e sul posto sono arrivate anche due volanti della Polizia. I ragazzi sono usciti dall’ospedale, uno con un trauma cranico e la faccia tumefatta, l’altro con la mano rotta in quattro punti. Ora sporgeranno denuncia. “È un atto gravissimo“, denuncia Arcigay Milano. “La nostra associazione esprime massima solidarietà alle vittime e le assisterà dal punto di vista legale. La società nel nostro Paese ha fatto diversi passi in avanti, negli ultimi decenni, riconoscendo l’importanza di maggiori diritti civili e maggiore tutela per le persone LGBTQIA+, ma è evidente che sono ancora troppo pochi: l’omotransfobia va sradicata e l’azione ora necessaria è culturale, istituzionale e politica. Ritorniamo a chiedere una rapida approvazione del ddl Zan come strumento utile a migliorare la vita della nostra comunità“.

Mentre la politica straparla di mediazioni, fuori la violenza continua“, ha giustamente ricordato il deputato Pd Alessandro Zan, dal cuore di una città da tutti considerata friendly, con il suo primo cittadino ancora una volta sul palco del Milano Pride.

Una caccia omofoba sempre più a cadenza quotidiana, con decine e decine di casi raccontati e denunciati da inizio 2021 ad oggi. Eppure la politica nazionale continua a vomitare ideologica propaganda. Sulla nostra pelle.

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