Il prossimo 3 e 4 ottobre si voterà anche a Minervino, comune di 9000 abitanti in provincia di Barletta-Andria-Trani, in Puglia. In piazza a supporto della sindaca Lalla Mancini, eletta nel 2016 con una lista civica di centrodestra e ora ricandidata, Luigi Roccotelli, ex sindaco di Minervino e oggi consigliere comunale, si è lasciato andare ad un gesto nei confronti di Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia.
“Nei comizi il centrosinistra ci dice che le cose non funzionano per colpa di Fitto, ma Fitto è sparito da 20 anni. Nel mezzo ci sono stati 20 anni di loro amministrazione regionale, ora con Michele Emiliano e prima i 10 anni di Ventola di Rifondazione Comunista“, ha tuonato Roccotelli, portandosi la mano all’orecchio, facendo apparentemente riferimento proprio all’ex parlamentare Nichi Vendola. Nel 2007 Roccatelli divenne sindaco di Minervino in quota Ulivo. Oggi è tra i candidati al consiglio comunale nella lista siAmo Minervino.
Travolto dalle polemiche dopo la diffusione del video firmata LaRepubblica, che ha etichettato quel gesto come ‘omofobo’, Roccotelli si è così difeso su Facebook, parlando di macchina del fango e accuse di omofobia “davvero pretestuose. Un gesto innaturale e spontaneo, e non voluto, come quello di grattarsi dietro l’orecchio, viene artatamente amplificato per gettare fango contro una persona che mai nella sua vita ha discriminato o peggio ancora offeso qualcuno per i suoi orientamenti sessuali“. “Ho sempre ritenuto Nichi Vendola una persona squisita, che ammiro e stimo“. Roccotelli ha annunciato denuncia contro coloro che si sono resi artefici di “queste accuse gratuite“.
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