Esperienza sul campo? Zero. Ma l’importante d’altronde è essere dei grandi donatori e anti-gay. Il resto conta poco. Sono questi i criteri con cui Donald Trump sta scegliendo il suo staff e organizzando il suo governo. L’ultima ad essere stata scelta in ordine temporale è la ministra dell’istruzione Betsy DeVos, miliardaria e grande donatrice di Trump, già legata al partito repubblicano in Michigan e attivista nel mondo della scuola.
DeVos è inoltre manager, assieme al marito, di Amway, compagnia specializzata in vendite domiciliari di prodotti sanitari e di bellezza. Il curriculum che ha portato Devos a diventare ministro dell’istruzione è interessante: la facoltosa manager ha elargito donazioni pari a circa 200.000 dollari, nel tentativo di capeggiare il movimento che voleva vietare il matrimonio egualitario in Michigan, suo Stato di residenza. Questo accadeva nel 2004: gli elettori votarono sì alla proposta anti-LGBT, ma il voto fu poi annullato dalla Corte Suprema l’anno scorso. Nel 2009, inoltre, DeVos ha donato 500.000 euro alla National Organization for Marriage, organizzazione che si oppone al matrimonio egualitario.
Betsy De Vos non è poi proprio una sostenitrice della scuola pubblica: sostiene infatti l’idea che il governo debba concedere dei voucher che poi la famiglia decide di spendere per l’educazione nelle scuole di sua scelta (possibilmente cristiane e private).
“Des Vos non ha alcuna esperienza nelle classi o nelle scuole soprattutto pubbliche”, ha detto alla stampa Randi Weingarten, presidente della Federazione Americana degli insegnanti,“il suo impegno per la scuola è stato finora quello di smantellare la scuola pubblica in Michigan”. Come questo possa aiutare le classi povere che hanno votato in massa Trump resta tutto da vedere.
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Beh se non avete capito perché le classi povere hanno votato Trump inutile che scriviate un articolo sugli USA perché a parte guardare qualche puntata di Sex and the City mi sa che non ci siete mai stati se non in qualche posto di "champagne liberals".