Sarà proiettato alle ore 20:30 alla Casa degli Artisti Framing Agnes di Chase Joynt, documentario in anteprima nazionale alla 36a edizione del MiX Festival Internazionale di Cinema LGBTQ+ e Cultura Queer di Milano.
Vincitore del NEXT Innovator Award and NEXT Audience Award al Sundance Film Festival, Framing Agnes è scritto, diretto e prodotto da Chase Joynt, professore di studi di genere alla University of Victoria.
C’è una linea molto sottile che scinde il genere del film documentaristico da quello di finzione, a volte quasi impercettibile. È una linea di demarcazione che ricalca le differenze stilistiche oggettive tra due generi formalisticamente simili tra loro ma diametralmente opposti nel noumeno, e che crea attorno a sé un ibridismo stilistico colmo di possibilità. Ed è in questo carattere ibrido che fiorisce rigoglioso il tema principale di Framing Agnes. Il doc traspone su grande schermo la storia di Agnes Torres, una donna transgender che prese parte alla ricerca sulla salute di genere di Harold Garfinkel nei primi anni ’60, inserendola come pioniera nel dibattito sull’identità transgender in sociologia.
Poco prima della proiezione di Framing Agnes, per rimanere sul tema identità trans, alle ore 18:00 in CAM Garibaldi si terrà la proiezione di Porpora di Roberto Cannavò, con la presenza del regista e di Porpora Marcasciano in sala. In questo doc la leader del MIT (Movimento Identità Trans) rivive la sua formazione politica e umana assieme a Vittorio, testimone delle nuove generazioni. Attraverso le battaglie del ’77, le folli notti romane, l’impegno di attivista, Porpora affronta un viaggio da Bologna verso il paese natale del Sud: una ricerca per (ri)scoprire gli effetti del suo passato sul presente (e di quanto l’individualità produca cambiamento sociale fondendosi nella molteplicità) popolata di racconti intimi con icone storiche del Movimento Trans e con la comunità dei «femminielli» di Napoli.
Da segnalare anche Cop Secret di Hannes Þór Halldórsson, in anteprima nazionale e con il regista in sala al Piccolo Teatro Strehler alle ore 19:40, e a seguire Balaban di Aysulu Onaran, con la regista presente in sala. Il primo è una commedia brillante, parodia del cinema americano dagli anni 70 ai 90, tra Starsky & Hutch e Die Hard; il secondo un film ispirato a fatti realmente accaduti in Kazakistan nel 2006.
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