Andranno in onda oggi su Hulu i primi tre episodi su 9 dell’attesissima Mrs. America, miniserie che vede la divina Cate Blanchett, due volte premio Oscar, indossare gli abiti di Phyllis Schlafly, conservatrice che negli anni ’70 divenne celebre in America per la sua contrarietà alla parità dei diritti.
Deceduta nel 2016, Phyllis Schlafly, sposata per 44 anni con l’avvocato John Fred Schlafly Jr e madre di sei figli, fu una delle più fiere oppositrici dell’Equal Rights Amendment (ERA) che, se approvato, avrebbe rafforzato l’uguaglianza dei diritti senza distinzioni di sesso, fornendo al Congresso poteri speciali rispetto a quelli dei singoli Stati. La Blanchett, qui anche produttrice, già guarda agli Emmy e ai Golden Globe del 2021, con recensioni entusiastiche e il 96% di critiche positive su RottenTomatoes.
La Schlafly riteneva che il posto di una donna fosse in casa, in qualità di moglie e madre. Fine. “Semplicemente non credevo che avessimo bisogno di un emendamento costituzionale per proteggere i diritti delle donne”, ha poi confessato al New York Times nel 2006. “Conoscevo una sola legge discriminatoria nei confronti delle donne, una legge nel Nord Dakota che stabiliva che una moglie dovesse avere il permesso di suo marito per produrre vino”.
Tra le sue più grandi paure c’era anche quella dell’aborto come diritto costituzionale e i “diritti dei gay e lesbiche”, che avrebbero potuto prendere piede, portando l’America al matrimonio egualitario. Giammai.
“Mrs America” è stata una voce di spicco per tutti i conservatori a stelle e strisce, diventando celebre nei primi anni ’60 grazie al saggio A Choice, Not An Echo che, seppure auto-finanziato, vendette milioni di copie e trovò larga risonanza sui mass media. Il libro descriveva quello che, secondo l’autrice, era il grosso potere che l’Establishment della East Coast esercitava all’interno del Partito Repubblicano, snaturando la base ideale del GOP. Nel 1972 la Schlafly fondò Stop the ERA, gruppo “pro-famiglia” che si opponeva all’Equal Rights Amendment, riuscendo a far fallire la proposta di emendamento costituzionale, nonostante fosse stata ratificata da ben 35 stati su 50. Definita da The Advocate come una delle ’50 peggiori persone omofobe d’America degli ultimi 50 anni’, la Schlafly, per quanto avesse un figlio omosessuale, ha combattuto fino all’ultimo per evitare l’approvazione del matrimonio egualitario, che a suo dire avrebbe “spazzato via la religione cristiana”.
Nelle primarie GOP del 2016 sostenne non a caso Donald Trump, definendolo «l’ultima speranza per l’America». Nel settembre del 2016, ovvero un giorno prima della pubblicazione del suo ultimo libro, The Conservative Case for Trump, è morta di cancro.
Nel cast della serie anche Uzo Aduba, Elizabeth Banks, Rose Byrne, Kayli Carter, Ari Graynor, James Marsden, Sarah Paulson e Tracey Ullman. Scongiurato, apparentemente, il ritratto ‘buonista’ di una donna che fece di tutto per mantenere alta la discriminazione sul suolo americano. Grande spazio, infatti, verrà dato anche alle sue ‘rivali’ femministe, in una vera e propria battaglia recitativa di altissimo livello.
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