27enne rugbista americano che attualmente gioca per per la squadra della European Rugby Champions Cup Leinster, in Irlanda, Nick McCarthy ha fatto coming out, rilasciando un’intervista ufficiale sul sito della squadra. McCarthy ha rivelato di essersi dichiarato con i compagni a gennaio, ovvero due mesi dopo averne parlato con gli allenatori Leo Cullen e Stuart Lancaster.
Mentre decideva il da farsi, Nick ha ammesso di aver pensato di “abbandonare del tutto il rugby“, perché non credeva di poter essere un giocatore dichiaratamente gay. Ad aiutarlo proprio i due allenatori, decisivi nel fargli trovare il coraggio per il coming out pubblico.
“Mi hanno aiutato e guidato nei mesi successivi in modo che mi sentissi più a mio agio a fare coming out con il gruppo”. “La mia esperienza da allora è stata del tutto positiva. Ho capito che coloro per i quali contiamo vogliono solo la nostra felicità. Prima di tutto io stesso avevo bisogno di accettare di essere gay, per poterlo poi affrontare davanti agli altri. Ho grandi amici nel rugby ma non sapevo come l’avrebbero presa”. “Non è comune per un atleta maschio fare coming out nello sport, non solo nel rugby professionistico, e probabilmente è qualcosa a cui non volevo nemmeno credere, accettare me stesso. La mia esperienza, da quando mi sono dichiarato, è stata del tutto positiva”.
McCarthy è stato ispirato da altre star dello sport come Carl Nassib e Josh Cavallo, nonché dallo stesso Jack Dunne di Leinster. E ora vuole essere da esempio. “A mia volta, sento che se ora posso aiutare gli altri a fare coming out nello sport professionistico o nella loro vita quotidiana e rendere l’essere gay più normale e non una cosa di cui preoccuparsi, allora questo è positivo”.
I suoi genitori, la sorella, i nonni e senso più ampio la sua famiglia lo hanno “totalmente accettando”, ed è grato per il loro sostegno. Ora che ha fatto pubblicamente coming out, McCarthy è “molto più felice” ed è “ottimista” per il futuro. “Se un’altra persona, un altro bambino, continua a praticare il nostro sport perché vede che un giocatore dei Leinster Rugby è uscito ed è accettato, sarebbe un ottimo risultato. Mi piacerebbe che le persone vedessero, dalla mia esperienza, che il coming out è stato davvero positivo e che il più grande ostacolo potrebbe essere nella loro stessa testa“.
Leo Cullen, suo coach, l’ha così elogiato: “Per essere al meglio è necessario assicurarsi che si stia lavorando sodo, ma si tratta anche di essere sé stessi. Quindi siamo lieti che Nick sia riuscito a fare coming out, notizia in modo da poter iniziare ad essere più a suo agio solo essendo se stesso“.
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