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La storia di Niky, bambina transgender di 11 anni libera di essere sé stessa

Niky e la sua famiglia hanno raccontato la loro storia piena di felicità e accettazione

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Niky è una bambina di 11 anni ed è una bambina transgender. Non si sentono spesso, almeno raccontate così pubblicamente, storie di bambinə così giovani che iniziano un percorso di transizione, ma esistono e sono delle storie bellissime. Quella di Niky inizia quando lei andava già all’asilo e ha deciso di raccontarla insieme alla sua famiglia in un’intervista a Fanpage.

Possiamo dire che, almeno stando alle notizie di cronaca che spesso ci giungono da situazioni famigliari che non accettano la vera identità di bambinə e adolescenti, Niky è stata molto fortunata. I suoi genitori l’hanno appoggiata, così come il fratellino poco più piccolo di lei, i nonni e persino il prete che ha celebrato la sua Comunione. La ragazzina si è trovata in un ambiente positivo che le ha permesso di esprimere fin da subito ciò che sentiva veramente.

Niky Gay.it
Niky e suo fratello. Fonte: Fanpage.it

Di fronte alle telecamere la mamma e il papà raccontano dei primi tempi in cui Niky aveva espresso il suo sentire orientato verso l’altro sesso, quando andava all’asilo e insisteva per indossare tutto il giorno una gonnellina sopra i pantaloni della tuta. A Carnevale diceva che non sarebbe uscita se il suo costume fosse stato da principe, perché invece voleva essere una principessa.

Poco a poco, in modo graduale, la sua famiglia l’ha aiutata a cambiare guardaroba, comprandole vestiti “da femmina”, come li considera la società. E poi è iniziata anche la terapia con i betabloccanti. Niky è seguita dall’ospedale Caroggi di Firenze, uno dei pochi in Italia che segue le terapie ormonali per adolescenti e pre-adolescenti, sempre con un occhio di riguardo ai loro pazienti transgender seguendo una filosofia inclusiva e ben precisa.

D’altronde, come spiega anche l’endocrinologa Fischer del Caroggi, agire e iniziare una terapia in età precoce potrebbe evitare che nell’adolescenza nascano disturbi e insofferenze che potrebbero portare a conseguenze più gravi. Ascoltare i propri figli è sempre il primo passo, soprattutto se un desiderio come quello di cambiare sesso si manifesta in tenera età.

Niky Gay.it
I genitori di Niky. Fonte: Fanpage.it

Gli esperti del Caroggi di Firenze, oltretutto, sottolineano come le terapie che fanno uso di betabloccanti, come quella seguita da Niky, non sono pericolose, né tantomeno definitive. Si tratta di una terapia medica usata in fase adolescenziale che blocca la pubertà in accordo con il sesso assegnato alla nascita. Se si dovesse interrompere l’assunzione di betabloccanti, questa riprenderebbe il suo corso esattamente come prima.

Questo non è certamente il caso di Niky: sorridente e felice, ha trovato finalmente la propria libertà e la sua vita continua normalmente, come quella di tanti altri bambini e bambine che, appoggiati da una famiglia piena di amore e supporto, affrontano molto presto il percorso di transizione. Il messaggio della sua storia è estremamente positivo, e anche di insegnamento a tutti quei detrattori che non guardano di buon occhio i genitori che appoggiano i propri figli in questo percorso di vita o che considerano l’identità di genere una moda del momento, qualcosa che è assurdo cambiare.

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