Super Superman, don’t you understand we love you? Cantava così Miguel Bosé nel 1979, quasi prefigurando la svolta queer ecologista che l’eroe dei fumetti avrebbe preso 42 anni dopo. È notizia di poche ore fa che il nuovo Superman, figlio di Clark Kent e di Lois Lane, farà coming out come ragazzo bisessuale nel numero della serie in uscita a novembre. L’eroe, che dal padre ha ereditato il mantello rosso e la missione di salvare il mondo, si innamorerà dell’amico giornalista Jay Nakamura, al quale concederà un bacio romantico da copertina.
Pur non essendo il primo supereroe a fare coming out – nell’universo Marvel è già andato in scena un matrimonio gay che vede protagonista Northstar, membro degli X-Men che ha rivelato di essere omosessuale nel lontano 1992 -, di certo il richiamo che Superman ha nell’immaginario collettivo non lascia indifferenti alla notizia. La storia non verrà riscritta, a dichiararsi bisex sarà appunto Jon Kent, il figlio dell’Uomo d’Acciaio al passo con i tempi, ma il discorso non varia. E i commenti social pullulano, anche in Italia. C’è chi cavalca la notizia, senza nemmeno averla letta, per attirare a sé consensi e facili espressioni di indignazione machista, come il senatore della Lega Simone Pillon, che su Facebook scrive:
Dopo la fatina transgender ora anche Superman diventa bisex. Tutta questa ansia di indottrinare i più giovani è davvero stucchevole. Lasciate che i nostri ragazzi leggano i fumetti in pace, senza pensare a quello che i supereroi farebbero o non farebbero in camera da letto…
Che se solo pensiamo alle conquiste (rigorosamente eterosessuali) sbandierate dai supereroi in film e fumetti non solo sul campo di battaglia, ma anche quando dismettono i panni dei paladini della legge, scappa il sorriso. Per Andrea Gallinari de Il Giornale d’Italia il coming out di Superman equivale all’annichilamento “dell’identità sociale, nazionale, politica, familiare, di genere e religiosa”. Una bomba ad orologeria, programmata per fare piazza pulita di ogni convinzione e convenzione sociale, perfino quelle legate a Dio e ai rapporti coi genitori. Perché? In che modo? Con quale fine? Domande che restano insolute. Su Il Foglio Francesco Gottardi definisce “banale” il bacio rivelatore del nuovo Superman, il cui percorso di scoperta giunge al termine di una sequela di eroi non eterosessuali che hanno già svelato al pubblico il proprio orientamento sessuale. Un coming out giudicato inflazionato, forse perché ancora individuato come qualcosa di alieno, come un espediente narrativo da limitare, quando invece rappresenta ciò che avviene nel mondo ogni giorno, tra difficoltà emotive e punti di riferimento vacillanti, anche nell’industria dei comics.
Tom Taylor, responsabile della serie a fumetti, ha rivelato in un’intervista al New York Times che tratteggiare l’immagine di Jon Kent alla luce delle esigenze dei più giovani è un impegno personale, una missione culturale:
L’idea di sostituire Clark Kent con un altro eroe bianco etero mi sembrava un’occasione mancata. Il nuovo Superman deve avere a che fare con nuove battaglie, i problemi del mondo reale, a cui deve resistere perché una delle persone più potenti del mondo.
E mentre c’è chi si augura che anche l’agente 007 possa aggiornarsi al 2021, magari vivendo nei panni di una spia donna, c’è anche chi sostiene che non ci sia nessuno a favore di un supereroe bisex, piegato alla “kriptonite gay”, come suggerito da La Verità. “Perché si vuole insegnare ad accettare l’omosessualità se uno non lo è? Tra gli insegnamenti giusti come il clima, perché devi fare apparire Superman così aperto all’omosessualità?”, si è domandato in mattinata il conduttore radiofonico Fernando Proce su R101, scatenando a sua volta tweet e messaggi contrariati. Anche Mattia Feltri su La Stampa ha una domanda da porsi: e Tex che gusti ha? La provocazione nasce dalla rottura, stando alle parole del giornalista, di quell’istanza di irrealtà che permea l’atmosfera del fumetto, avulsa dallo spazio-tempo:
In seguito alle esigenze contemporanei, il figlio di Superman, dotato di altrettanti superpoteri, si scopre bisessuale e bacia un uomo. Il che va benissimo, soltanto mi sembra un po’ fuori tema: Superman salva il mondo distruggendo un meteorite con un pugno, non siamo precisamente nell’ambito della riproposizione fedele del dinamiche quotidiane. I fumetti sono di per sé inverosimili, il bello è la loro illogicità. […] Infilarci le nostre curiosità per queste pratiche erotiche è una faccenda un po’ retrograda, e anche un po’ da monomaniaci sessuali.
Quando si dice la potenza deflagrante di un bacio, per la precisione di uno scambio fugace non eterosessuale, che scoperchia ipocrisie e menzogne anche se stampato su carta. Super Superman, don’t you know you are my hero?
Fantasie di un Superman Gay
quando lo scorso Agosto avevamo fantasticato così >