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Tokyo 2020, la coppia gay olandese punta all’oro olimpico

Una coppia gay rappresenterà i Paesi Bassi alle Olimpiadi di Tokyo 2020 nello sport del dressage.

olimpiadi di tokyo 2020
2 min. di lettura

Edward Gal e Hans Peter Minderhoud sono coppia nel lavoro e nella vita. Inseparabili ormai da decenni, Edward e Hans rappresenteranno i Paesi Bassi nelle prossime Olimpiadi di Tokyo 2020, previste per il 23 luglio, nello sport equestre del dressage.

Si tratta di una forma di equitazione nata nel XVII secolo, che prevede una serie di movimenti ed esercizi da eseguire su cavallo e in coppia. L’abilità della competizione sta nel dimostrare l’eleganza e la perfezione di questi movimenti, a comprova del livello di addestramento. Come in altri sport equestri, anche nel dressage è fondamentale l’intesa tra cavallo e addestratore.

I veterani a Tokyo 2020 mirano al gradino più alto del podio

Per Edward e Hans, queste non saranno le prime Olimpiadi. Come coppia, hanno gareggiato nel 2016 ai giochi di Rio, ottenendo il quarto posto. Terzo posto e medaglia di bronzo invece ai Mondiali del 2014.

Individualmente i due atleti hanno già vinto una medaglia olimpica: argento alle Olimpiadi cinesi per Minderhoud nel 2008, bronzo per Gal alle Olimpiadi di Londra del 2012. Che sia l’ora dell’oro a Tokyo 2020?

Per la coppia che si sta preparando alle Olimpiadi di Tokyo, il dressage non è solo uno sport o un lavoro, ma la loro vita. Hans Peter Minderhoud ha spiegato a Outsports:

Le competizioni sono uno stile di vita ed è molto divertente se sei con qualcuno che lo capisce esattamente e sa cosa stai facendo, dedicando tutto il tuo tempo ai cavalli. 

Dressage: lo sport LGBT-friendly

Il dressage è inoltre uno sport gay-friendly“, nel senso che al contrario di altri sport, questo si è dimostrato sempre aperto e inclusivo, e lo dimostra anche il fatto che molti atleti che gareggiano in questa competizione sono apertamente omosessuali. Tra i migliori, ci sono ad esempio Robert Dover, Blyth Tait e Carl Hester, nomi importanti per gli amanti di questo sport.

Sempre Minderhoud aveva anche affermato a FEI, riguardo il dressage:

Nel nostro sport non è un’eccezione essere gay. Penso che perché le persone attratte dall’equitazione sono persone fantastiche. Capiscono le sfide dell’allenamento e della competizione con i cavalli e generalmente rispettano e ammirano coloro che mostrano empatia per tutti.

C’è sempre stata una parità di condizioni per tutti i sessi. Penso che sia ancora uno dei pochissimi sport in cui uomini e donne competono insieme, non hanno alcun vantaggio e come tali si fondono felicemente.

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