Marlon Landolfo e Mattias Zout si sono scambiati un semplice bacio nel pieno centro di Padova, nella serata di ieri. Solo per questo motivo sono stati inseguiti, insultati e quindi aggrediti da quattro ragazzi e due ragazze al grido “fr*ci di merda“. Prima verbalmente, poi fisicamente. Loro due presi a pugni e a calci, e all’amico che ha provato a difenderli hanno spaccato il bicchiere in testa, costringendolo a farsi soccorrere dell’ambulanza con il risultato di 5 punti di sutura.
“Padova non è immune a omofobia e fascismo”, ha scritto Marlon Landolfo su Facebook nel denunciare quanto accaduto. “Questa è stata la sgradevole constatazione che siamo stati costretti a fare dopo un episodio aberrante, accaduto la notte tra il 18 e il 19 settembre proprio per le vie del centro. Un attacco omofobo, partito da insulti e frasi di scherno per un bacio che ci siamo scambiati mentre passeggiavamo vicino a piazza delle Erbe. Le frasi violente e piene di odio che sono state gridate dagli assalitori avevano un chiaro messaggio omofobo nei nostri confronti, e sono sintomo di ignoranza e odio verso il diverso. Dopo tutti gli episodi violenti e di discriminazione che sono avvenuti in questi mesi riconosciamo che anche quello che è successo a noi si inserisce in un contesto che siamo stufi di dover subire. Non ci stiamo più!“.
“Da padovano sono profondamente scosso, perché Padova è una città che, in particolare negli ultimi anni, ha fatto dei diritti e dell’inclusione una bandiera“, ha scritto sui social Alessandro Zan, deputato Pd nonché relatore della legge contro l’omotransfobia e la misoginia. “Questo ennesimo attacco, nel cuore di una città all’avanguardia sul rispetto dei diritti, dimostra come la legge contro l’omotransfobia e la misoginia non sia davvero più rinviabile: per questo in ottobre l’approveremo alla Camera, e poi passerà al Senato, dove verrà approvata definitivamente in tempi rapidi. Voglio esprimere a Mattias, a Marlon e al loro amico tutta la mia solidarietà. Ma soprattutto voglio ringraziarli per aver denunciato pubblicamente questa violenza gratuita e terribile. Ogni voce che si leva forte contro l’odio omotransfobico è un passo in più per cambiare questo Paese. Insieme, dalle strade delle nostre città fino alle istituzioni“.
Anche a Napoli, come denunciato poche ore fa, c’è stato un altro, l’ennesimo pestaggio omofobo di questa estate 2020.
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