Ieri mattina in Commissione Giustizia alla Camera i Papà per scelta sono stati ascoltati nell’ambito dell’esame delle proposte di legge per rendere reato universale la GPA. Il Governo Meloni vuole infatti estendere all’estero il reato di gestazione per altri (GPA), già reato in Italia. Coinvolti dall’Associazione Luca Coscioni, Christian e Carlo hanno parlato di Sebastian e Julian, della loro mamma di pancia Krista e hanno sottolineato ai Parlamentari l’urgenza di normare, anziché proibire, per evitare che molti Italiani si rivolgano all’estero, ma soprattutto per evitare i casi di sfruttamento e mercificazione tanto strombazzati dalla destra.
L’intervento di Christian e Carlo è visibile, grazie a Radio Radicale, nel video in alto (minuto 21’10”)
GPA – L’intervento di Christian e Carlo “Papà per scelta” in Commissione Giustizia
Ecco la trascrizione delle parole di Carlo e Christian
“Vogliamo raccontare la nostra storia, per far capire che esiste una via corretta alla gestazione per altri. Siamo papà di due gemelli, Julian e Sebastian, che a breve compiranno 5 anni. I nostri figli sono nati negli Stati Uniti tramite gestazione per altri e sono cittadini italo-americani. Come ben sapete, in Italia non esiste il matrimonio egualitario e né quindi per noi (omosessuali ndr) la possibilità di adottare. La legge 40 inoltre non permette l’accesso alle tecniche di PMA per le coppie omosessuali. Per coronare quindi il nostro desiderio di genitorialità siamo dovuti andare negli Stati Uniti, che insieme al Canada, sono tra i pochissimi paesi che permettono alle coppie omosessuali di accedere a questi percorsi di GPA in forma altruistica e/o commerciale. In California e Nevada la maternità surrogata è ormai ben legiferata da ormai più di 40 anni. Psicologi e medici ci hanno accompagnato e accompagnano e supportano tutti i genitori intenzionali e le gestanti, per ottenere quello che viene definito un match, che nel nostro caso ha dato vita non solo ai nostri bambini, ma a una vera e propria famiglia allargata. Noi infatti ogni qualvolta possiamo, andiamo negli USA, ci sentiamo con Krista, che è la nostra baby mamy, la cosiddetta mamma di pancia. E questo va contro tutta quella narrazione che viene fatta attorno alle gestanti, che si dice vengano sfruttate o si dice ci sia un rischio mercificazione. È stata Krista a sceglierci, negli USA funziona così, è la donna che porta avanti la gravidanza, la gestante, a scegliere se proseguire o meno questo percorso con i genitori intenzionali. E noi con i nostri figli saremo grati a Krista tutta la vita.Quello che vi vogliamo dire che c’è la possibilità di normare la GPA in forma altruistica come hanno già fatto moltissimi paesi anche molto vicini a noi in Europa. La soluzione non è certo quella di volerci mettere in galera, per il sentimento più che legittimo di aver desiderato di avere dei figli tramite una tecnica che è assolutamente legittima e legale in quei paesi. Vi chiediamo, invece di proibire, di normare. Perché una legge in Italia che regolamenti l’accesso alla gravidanza per altri e solidale, eviterebbe a molti Italiani di andare all’estero, ma soprattutto è l’unica via possibile per evitare quei casi di sfruttamento e mercificazione che tanto vi preoccupano”
Immagine di copertina: Carlo e Christian con i loro figli Julian e Sebastian (foto tratta dall’account IG Papà per scelta)
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