Si è svolta ieri mattina in Commissione Giustizia alla Camera l’audizione di due coppie che hanno fatto ricorso alla Gestazione per altri (GPA) all’estero. Evelina, Michele, Christian e Carlo, le due coppie di genitori, sono stati auditi nell’ambito dell’esame delle proposte di legge in materia di perseguibilità del reato di surrogazione di maternità commesso all’estero da cittadino italiano.
Com’è noto, infatti, il Governo Meloni intende estendere anche all’estero il reato di gestazione per altri (GPA), già reato in Italia grazie alla legge 40 del 2004 che il Vaticano guidato all’epoca da Wojtyla impose al legislatore italiano.
Carlo e Christian, ed Evelina e Michele, sono stati auditi dalla commissione per l’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, della quale riportiamo alcuni passaggi:
GPA in Ucraina, la storia di Evelina e Michele e di loro figlio Achille
Evelina e Michele hanno presentato ai Deputati la loro famiglia con Achille, nato grazie alla legge ucraina sulla gravidanza per altri e all’altruismo di una donna ucraina. Evelina ha raccontato la sua storia, quella di una donna fertile, che in teoria può avere una gravidanza, ma nella pratica, essendo affetta da una malattia molto rara, non può farlo perché potrebbe essere per lei fatale. In Ucraina, possono accedere alla GPA solo le coppie sposate che hanno un documentato problema di salute e la somma percepita dalla gestante che liberamente decide di portare avanti una gravidanza per altri, è pari ad un rimborso delle spese legate ad una gravidanza.
GPA in USA, la storia di Carlo e Christian e dei loro due figli gemelli Julian e Sebastian
Carlo e Christian (noti anche per il proprio impegno da attivisti come Papà per Scelta) sono papà di due gemelli, Julian e Sebastian di quasi 5 anni, nati negli Stati Uniti tramite GPA e sono cittadini italoamericani. Hanno evidenziato come le norme italiane per una coppia dello stesso sesso non prevedano accesso alla PMA, al matrimonio e neppure all’adozione. Sono quindi andati negli Stati Uniti, che insieme al Canada, sono tra i pochissimi paesi che permettono alle coppie omosessuali di accedere a percorsi di GPA in forma altruistica e/o commerciale. Hanno raccontato il percorso di accesso alla GPA e il rapporto che mantengono con Krista, la loro “belly mommy”. (Qui l’intervento dei Papà per Scelta – VIDEO)
Le due coppie sono state ascoltate in qualità di persone suggerite dell’Associazione Luca Coscioni. Le commissioni parlamentari infatti hanno il dovere di esaminare un tema su cui intendano legiferare, ascoltando le realtà vissute direttamente dalla popolazione italiana che ha eletto il Parlamento. Per questo, le associazioni sono spesso preziose: perché sono in grado di suggerire ai parlamentari le realtà di vita vissuta che possano aiutare il legislatore (il Parlamento) a comprendere appieno un fenomeno, un problema, una necessità del popolo.
Entrambe le coppie hanno chiesto ai Parlamentari presenti di normare la gestazione per altri (GPA), invece che proibirla; perché una legge in Italia che regolamenti l’accesso alla Gravidanza per altri solidale garantirebbe tutti i nati, le gestanti e la coppia. Una legge è l’unica via possibile per evitare realmente forme di illegalità.
Quel che è emerso in commissione giustizia è la dimensione inaudita delle pretese del Governo Meloni, che sembra in preda ad un raptus di onnipotenza megalomane. Filomena Gallo e Francesca Re dell’Associazione Luca Coscioni hanno spiegato che estendere la perseguibilità del reato di surrogazione di maternità anche se praticata all’estero si scontra con il principio di legalità e di colpevolezza.
Inoltre l’attuale orientamento delle giurisdizioni italiane e sovranazionali escludono qualsiasi tipo di reato rispetto a questi percorsi e riconoscono il diritto superiore del minore a vedere trascritto il proprio atto di nascita formato all’estero.
La volontà di potenza del Governo Meloni sfiora il ridicolo. Per punire in Italia un reato compiuto in un altro Paese, quel reato deve essere considerato un fatto illecito anche in quel Paese. Eppure questa maggioranza di estrema destra italiana, accecata dalla propria megalomania, sembrerebbe orientata ad arrogarsi il potere di imporre la propria disciplina ad altri Stati, violando la sovranità degli altri stati.
Reato universale anche per la Procreazione medicalmente assistita (PMA)
Ma non è finita. Dall’audizione dell’Associazione Luca Coscioni è emerso che le proposte di legge dell’estrema destra di Meloni, Salvini e Berlusconi per rendere la GPA reato universale, intendono ostacolare anche l’applicazione di tecniche di Procreazione medicalmente assistita (PMA). Infatti, la proposta di legge di Carolina Varchi (Fratelli d’Italia) vuole estendere il reato anche alla “commercializzazione di gameti” (già vietato in Europa).
Ma in Italia è impossibile donare gameti e manca un nomenclatore tariffario per la PMA: un’omissione fatta a posta per aumentare il vuoto legislativo con cui lo Stato Italiano abbandona i cittadini che vogliano formare una famiglia. Così, il pagamento delle spese necessarie per questa procedura, secondo quanto chiesto dalla proposta di legge di Fratelli d’Italia, potrebbe configurare il reato di commercializzazione. Anche perché l’Italia – non avendo normato queste procedure – non prevede rimborso alle donatrici di gameti, che negli altri paese europei ricevono un rimborso che non supera i 1.100 euro.
La megalomania dell’estrema destra italiana ha i connotati della codardia fascista. Abbandonare i cittadini al vuoto normativo, indurli a sbagliare, aumentare le pene, fomentare lo scontro e quindi schiacciare, punire, omologare, cancellare.
Questa è l’eredità culturale fascista. Questo è quello che stanno facendo con le famiglie arcobaleno.
Foto di Jakob Owens su Unsplash
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esterrefatto.....governo di bastardi fascisti.