Il mondo di chi pensa di poter curare l’omosessualità come fosse una malattia o una degenerazione riserva sempre qualche sorpresa, spesso a metà tra la superstizione e il ridicolo.
L’ultima trovata è la terapia energetica che un certo Oscar Altieri dice di avere inventato per aiutare gli omosessuali a “diventare di nuovo eterosessuali” perché, sostiene Altieri, “la natura ci ha fatto eterosessuali e quindi è una cosa buona potere essere eterosessuali, potere avere figli. I maschi possono essere padri e le donne possono essere madri”.
Altieri, che manco a dirlo è contrario alle unioni gay di qualsiasi genere perché “l’omosessualità è una questione psichiatrica”, espone la sua incredibile teoria in un video su YouTube che però è pubblicato da un utente che si firma Celestino Conversano e risponde ai commenti degli utenti come se fosse lo stesso Altieri: due nomi per una sola persona?
Prima di esporre la sedicente terapia energetica, Altieri, che nelle vesti di Conversano si definisce un vero scienziato, si dilunga nella spiegazione di come, secondo lui, nasce l’omosessualità. A dire suo sarebbe tutta colpa del genitore di sesso opposto, ovvero della madre nel caso dei ragazzi e del padre nel caso delle ragazze, reo di “mirare a distruggere la sessualità del figlio”.
Una lunga disquisizione sulla fragilità emotiva e psicologica dell’individuo alla nascita e su come l’influenza del genitore di sesso opposto impedisca “una crescita normale, odiando letteralmente il figlio di sesso opposto”.
Il linguaggio utilizzato appare molto lontano da quello che userebbe un esperto di psicologia o comunque uno scienziato e piuttosto carico di termini molto comuni e poco adatti ai temi trattati.
Ad un certo punto della spiegazione entrano in gioco gli ormoni “la controparte biologica di questo processo negativo” e, come se fosse una deduzione logica, Altieri afferma che in questi figli oppressi da genitori negativi, si riscontrano un eccesso di testosterone nelle donne e negli uomini di estrogeni “prodotti dalla prolattina e dall’asse prostata-ipofisi”.
Quello biologico, comunque, rimarrebbe un fattore secondario rispetto “all’atteggiamento negativo del genitore di sesso opposto”. “Il genitore di sesso opposto che rende omosessuale il figlio – sentenzia Altieri – ha dentro di sé un potenziale negativo mai risolto e lo trasferisce, per usare un termine caro agli psicologi, al figlio di sesso opposto. Lui stesso è stato negativizzato dal proprio genitore di sesso opposto. E’ come tramandare la malattia di padre in figlio”. Un’induzione all’omosessualità ereditaria, insomma. Per di più, aggiunge Altieri, il genitore dello stesso sesso “quasi sempre promuove lo sviluppo e la vita e la salute del figlio dello stesso sesso”. Quindi, se volessimo fare una deduzione logica, l’ideale sarebbe che un maschio crescesse con genitori maschi e una femmina con genitrici femmine? Il rischio contraddizione è dietro l’angolo…
E finalmente si giunge alla cura, la terapia energetica. Obiettivo primario di questa presunta terapia è quello di distaccare il paziente dal genitore di sesso opposto, ovviamente. Ma come? Altieri non lo spiega affatto.
La terapia energetica, in realtà, esiste a prescindere dall’appropriazione che ne fa Altieri e rientra nelle pratiche Reiki e di medicina alternativa basata sui chakra e i flussi energetici. Niente a che fare, dunque, con questa ennesima terapia riparativa che tenta di curare ciò che la comunità scientifica ha da tempo affermato non essere una malattia.
Di seguito il video di Altieri.
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