Se siete alla ricerca di una serie che vi faccia liberare la mente dal torbido periodo storico che stiamo vivendo e trasmetta le energie giuste per essere più orgogliosə e fierə di prima, Ragazze Vincenti (A League Of Their Own) è la risposta che fa per voi!
Approdata su Prime Video lo scorso 12 video, la serie diretta dal duo Will Graham e Abbi Jacobson (fresca di matrimonio con la compagna Jodi Balfour) si è rivelata nell’ultimo mese un trionfo di pubblico e critica. Remake dell’omonimo film del 1992, in otto episodi la prima stagione ripercorre le peripezie, gioie, e trionfi di una squadra di baseball femminile nell’America del 1943. Tutt’altro che un’opera di fantasia, ma ispirata a fatti realmente accaduti tra il ’43 e il ’54, sulla prima All-American Girls Professional Baseball League, formata a causa dell’assenza di giocatori uomini arruolati nella seconda guerra mondiale.
La nuova versione riprende la storia originale e la riaggiorna in una salsa mille volte più diversificata, attuale, e spolverando tutto quello che negli anni Novanta avrebbero considerato troppo tabù: “Non stiamo cercando di raccontare le storie già viste nel film. Stiamo cercando di riportare le storie perdute nel film, e in particolare riguardo questa squadra”. Durante la lavorazione dello script, Jacobson e Graham hanno approfondito il mondo della All-American Girls scoprendo un’ardente realtà queer meritevole di tornare alla luce. A differenza del film di Penny Marshall, la serie porta alla luce tutte le ingiustizie razziali e di genere che lə atletə hanno dovuto fronteggiare: “Penny l’avrebbe volentieri rappresentato, ma nei primi anni 90 non era accettato” spiega a ET Maybelle Blair, iconica giocatrice che a 95 anni suonati ha fatto coming out. Quella di Blair è solo una delle tante storie vere a cui si ispira deliberatamente la storia: tra queste la storia d’amore tra la tiratrice Peoria Redwings e Terry Donahue, tenuta segreta per un’intera vita e riportata recentemente nel documentario A Secret Love diretto da Ryan Murphy (disponibile su Netflix).
Nelle parole di unə fan: “Nessuno è pronto su quanto gay sia Ragazze Vincenti. Appena crederete che è lo show più gay di sempre, vi sorprenderà ancora di più“. La serie trova grande spazio anche per un’intersezionalità sincera e genuina, che non si ferma solo alla storia di donne lesbiche bianche e cisgender: dalla rappresentazione di donne lesbiche nere, come nel caso del personaggio di Max Chapman (interpretato da Chanté Adams) e la sua amicizia con Clance (Gbemisola Ikumelo) a quella transgender, con il personaggio di Bertie (interpretato da Lea Robinson, non binary fuori dallo schermo): “In quanto persona nera e non binaria, posso dire che non vediamo tante storie così” spiega Robinson a LGBTQ Nation “La storia le ha eteronormate, rese più “bianche”, ma queste persone sono esistite davvero. Mi sento così onoratə a raccontarle, insieme ad un personaggi come Bertie”.
#ALeagueOfTheirOwn thread: it made me so happy as a black lesbian to see a black friendship so close and so real and so developed on the screen that shows set in the modern day fail to do over and over. the love max and clance have for each other, the COMPLETELY platonic love… pic.twitter.com/6VEyE7DQv5
— ice 🥧 (@lgbtkendrick) August 13, 2022
Thing I absolutely love about A League of Their Own is the fact that they didn’t just give us the token black gay surrounded by white gays. They gave us a whole community of black gays. This is important cos a lotta so called “representation” tend to forget black LGBT com exist.
— Jade 🌈🌡️🎩 (@JustJadeNowlol) August 13, 2022
Nonostante l’epoca di riferimento, Ragazze Vincenti sfugge sapientemente al cliché della tragica storia d’amore queer (soprattutto quando riguarda due donne sullo schermo), e riporta tutto con accattivante senso dell’umorismo e grande cuore: “Buona parte delle storie queer sono tragedie” spiega Jacobson a Pink News “Nel nostro show, ci sono alcuni dei pericolosi e devastanti aspetti dell’essere queer in quel periodo, ma abbiamo anche voluto riportarne la gioia, il sacrificio, e tutto questo“. Kelly McCormack, che nella serie interpreta Jesse, spiega a ET che Ragazze Vincenti è una storia che parla di underdog (tradotto: perdenti, sfavoriti, svantaggiati): “Cosa c’è di più svantaggiato di donne, persone queer, persone non bianche che giocano a baseball?” dice McCormack “Sono emozionata che le persone – non solo donne, ma anche uomini – riescano a rivedere sé stessə nostra narrazione, perché per una vita è stato chiesto a noi di rivederci nelle loro“.
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