Fresco di storica nomina presidenziale, in quanto primo ministro dichiaratamente gay di un governo a stelle e strisce, Pete Buttigieg si è dovuto auto-isolare a seguito di una possibile esposizione al Coronavirus. Una quarantena obbligatoria di 14 giorni lontano dall’amato Chasten, suo sposo sempre al proprio fianco.
“Mi manchi!”, ha scritto Chasten su Instagram, pubblicando uno screenshow del ministro intervistato a distanza dalla CNN. Secondo quanto dichiarato dal capo del personale del Dipartimento dei trasporti (DOT) Laura Schiller, Buttigieg è stato in stretto contatto con un agente della sicurezza a cui è stato diagnosticato il Coronavirus. Pete ha ricevuto la prima dose del vaccino e riceverà la seconda dose dopo aver terminato la quarantena. Finora non è risultato positivo al virus e non mostra sintomi.
“Oggi ho avuto un test negativo e mi sento bene”, ha rivelato Buttigieg alla CNN, con Chasten da tutt’altra parte a guardarlo in tv, rimarcandone la lontananza. “Ho parlato con l’agente e anche lui si sente bene. Non ha alcun sintomo ma è risultato positivo”, ha continuato Buttigieg. “Come lo è per tanti americani che hanno attraversato tutto questo, è frustrante essere confinati in un appartamento, è particolarmente frustrante essere separato da mio marito, che non è stato esposto come il sottoscritto”. “Ma assicuriamoci di fare la cosa giusta, e per fortuna sono tra gli americani che hanno la fortuna di poter fare il proprio lavoro da casa”.
Buttigieg ha voluto come suo segretario al ministero Arlando Teller, nativo americano omosessuale.
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