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Piemonte, la giunta regionale taglia i fondi contro le discriminazioni: “Basta ideologia gender”

“Ora combattiamo le discriminazioni reali”, ha rivendicato con orgoglio l’assessore di Fratelli d’Italia.

Piemonte, la giunta regionale taglia i fondi contro le discriminazioni: "Basta ideologia gender" - torinogay 1 - Gay.it
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Fratelli d’Italia ha celebrato sui social quanto avvenuto in Regione Piemonte, dal 2019 guidata da Alberto Cirio, esponente di Forza Italia. L’assessore Maurizio Marrone (FI) ha rivendicato con orgoglio il taglio di 100.000 euro (decisi dalla precedente giunta Chiamparino) destinati ai corsi di formazione destinati al personale regionale e pubblico sui temi dell’omofobia, del razzismo e dell’abilismo.

Genitore 1, Genitore 2, Italiano violato da asterischi e desinenze femminili dappertutto … Basta sprecare risorse pubbliche in inutili sceneggiate ideologiche di lessico boldriniano all’insegna dell’ideologia gender!“, ha scritto sui social l’esponente di Fratelli d’Italia. Quei 100.000 euro sono stati dirottati a favore dell’Ente Nazionale Sordomuti, in modo da “estendere il servizio di interprete che realizzerà finalmente l’accesso ai servizi sanitari, civici, culturali alle persone sorde che finora sono state tagliate fuori in un inaccettabile isolamento, soprattutto in questa interminabile emergenza Covid”.

Le risorse nel settore dell’antidiscriminazione da parte dell’ex assessore Roberto Rosso erano salite a mezzo milione di euro. Ora sono precipitate alla cifra di 200.000 euro. Marrone, su La Verità, ha parlato di un contrasto alla discriminazione da portare da un piano “prettamente ideologico e propagandistico” ad un contrasto di “discriminazioni reali“. Successivamente, l’assessore ha messo le mani avanti dinanzi a qualsiasi polemica eventuale: “Voglio vedere con quale coraggio ostacoleranno quella che è una misura a vantaggio di cittadini con disabilità”.

Peccato che i corsi previsti dalla Regione Piemonte e da Marrone tagliati non avrebbero riguardato solo la comunità LGBTQ+, ma tutti i fronti di possibile discriminazione. Compreso l’abilismo.

Marrone li chiama ‘corsi lgbt’ e ‘indottrinamento del personale’, in un delirio paranoico in cui esisterebbero una lingua ‘violata’ dalla presenza del femminile e di altre forme inclusive, parte di un temibile ‘lessico boldriniano’ e, naturalmente, la famigerata ‘ideologia gender’ che si diffonde come un cancro nella società convertendo all’omosessualità giovani indifesi e femminilizzando il virile maschio alfa“, ha replicato il consigliere regionale Marco Grimaldi di Liberi e Uguali su Facebook. “Per la destra esistono discriminati buoni e veri e altri cattivi, perniciosi, e anzi non discriminati affatto, che vanno estirpati come le erbacce”. “Tutto questo ha sempre due nomi possibili: vaneggiamento idiota o falsa coscienza, ossia colpevole e consapevole mistificazione della realtà, che rovescia il rapporto fra aggressori e aggrediti, discriminanti e discriminati, per poter discriminare ancora di più“.

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