Questa primavera a Londra aprirà il primo museo di cultura LGBTQIA+ (qui vi proponiamo una lista di musei LGBTQIA+ nel mondo).
La sede fisica sarà situata nell’edificio di Granary Square, presso King’s Cross.
“É ora di uscire dai margini” dichiara il co-fondatore Joseph Galiano “Queer Britain sarà il primo museo inglese per chiunque, indipendentemente dalla sessualità e l’identità di genere. Celebrerà le vite di persone LGBTQIA+ dai background differenti. Aiuterà a completare l’albero genealogico della nostra nazione”.
Già nel 2018, Galiano ha manifestato la sua intenzione di mettere su un progetto che non riguardasse esclusivamente uomini gay, dando spazio ad ogni minoranza – persone nere, asiatiche, trans – che rappresentano “una fonte di cultura mai raccontata”.
Per Galiano l’obiettivo è stato sin da subito creare un luogo dove qualcuno che ha appena fatto coming out può portare i suoi genitori e far conoscere un po’ di più il suo mondo.
We are delighted to announce that Queer Britain has secured a physical home for the UK’s first national LGBTQ+ museum, for all.
Queer Britain will open in Spring 2022, on Granary Square in London’s Kings Cross.
For more info please visit https://t.co/qHM0sUaV7S pic.twitter.com/2mmSH452mb
— Queer Britain (@Queer_Britain) January 24, 2022
Il museo racconterà la nostra comunità attraverso esposizioni di opere e oggetti di culto, spazi per laboratori e attività a scopo didattico, e naturalmente un negozio pieno di gadget a tema.
L’accesso – munito di numerosi scivoli e ascensori per facilitare l’ingresso a chiunque – sarà completamente gratuito, pur accogliendo donazioni per l’associazione no-profit.
“Queer Britain avrà finalmente uno spazio per mostrare cosa possiamo fare e che siamo qui per tutta la comunità, dalle lesbiche femministe della vecchia guardia come me fino ai giovani queer di tutti i generi e le etnie.” afferma entusiasta Lisa Power, trustee del museo “Mira a raccontare le nostre tante storie diverse, e ora abbiamo una casa in cui farlo”.
Anche Sadiq Khan, sindaco di Londra, si mostra più che a sostegno dell’attivita ritenuta un “messaggio forte e chiaro di come la città sia faro di diversità”, che garantisca sicurezza, protezione, e riconoscimento ad ogni persona queer.
L’intero archivio del Queer Britain è gestito dalla Bishopsgate Institution a Liverpool Street, che include una vastissimo raccolta di notizie e più di 10,000 testi a tema LGBTQIA+.
“Vorrei ringraziare chiunque ci ha detto non fosse possibile e non ha voluto investire nel progetto” dichiara Lisa Power a Dazed “Ci avete trasmesso la determinazione di portarlo avanti, nonostante il Covid, le austerità, e l’aumento dei crimini d’odio. E questo è solo l’inizio.”
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