Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford hanno ufficialmente presentato a Roma una proposta di legge per l’uguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie. L’obiettivo non è tanto quello di introdurre leggi nuove ma estendere a coppie dello stesso sesso e a persone single i diritti che oggi sono loro negati.
La proposta di legge è composta da 9 articoli che andrebbero a riformare il codice civile in materia di matrimonio, riformulando le disposizioni vigenti su procreazione medicalmente assistita (L. 40/2004), adozioni (L. 184/1983) e tutte quelle norme legate al riconoscimento dei figli nati all’estero in seguito a gestazione per altri. I punti fondamentali sono il matrimonio egualitario, il riconoscimento alla nascita per i figli e le figlie di coppie dello stesso sesso, l’accesso alle adozioni per single, a prescindere da orientamento sessuale e identità di genere, e coppie dello stesso sesso, e infine l’accesso ai percorsi di procreazione medicalmente assistita per donne single e coppie di donne.
Proposta di legge che andrebbe ad abolire le unioni civili, perché “discriminatorie”, come precisato da Vincenzo Miri, presidente di Rete Lenford. “Uguaglianza e pari dignità sono i due valori che ci hanno guidato in un bellissimo lavoro di squadra, fatto di tanta competenza ma anche di passione. Questo testo, infatti, raccoglie anche le istanze portate avanti in tanti anni di battaglie giudiziarie, dal matrimonio egualitario al riconoscimento alla nascita di figli e figlie: battaglie che le famiglie con genitori same sex hanno dovuto mettere in campo per vedersi riconosciuto qualsiasi diritto, con un ritmo sfiancante e mortificante. È davvero tempo di porre fine a questa discriminazione e tutelare tutti i bambini e tutte le bambine, come ha chiesto espressamente anche la Corte costituzionale con le sentenze 32 e 33 del 2021”.
Una proposta di legge necessaria e inedita, in quanto è la prima volta, almeno in materia di famiglie, che una proposta proviene dal basso, cioè da associazioni che lavorano quotidianamente per combattere le discriminazioni e da persone che le vivono tutti i giorni sulla loro pelle, anziché dal palazzo.
“Dopo anni trascorsi ad aspettare una legge che riconoscesse ai nostri figli e figlie gli stessi diritti di tutti i minori di questo Paese – ha dichiarato Alessia Crocini, Presidente di Famiglie Arcobaleno – abbiamo deciso di lavorare in prima persona a una proposta che desse una linea chiara, l’unica possibile in un paese civile: pari diritti per tutti i cittadini e le cittadine. Ciò che proponiamo nel nostro progetto, infatti, non sono leggi speciali né nuove ma semplicemente l’estensione di diritti già esistenti ma dai quali sono escluse le persone LGBTQIA+ e le persone single.”
Per adesso la legge non verrà depositata e non è collegata a nessun* parlamentare ma è messa a disposizione di qualunque esponente o forza politica che la vorrà sposare e se ne farà portavoce.