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Renato Zero: “L’omosessualità non è una malattia, né uscire dai binari”

Dopo anni di clamorosi scivoloni, Renato Zero si è così redento? Domani in edicola l’intervista di Walter Veltroni per 7Corriere.

2 min. di lettura
Renato Zero: "L'omosessualità non è una malattia, né uscire dai binari" - Renato Zero gay cover 7Corriere - Gay.it

Renato Zero troneggia sulla copertina di 7Corriere, in edicola domani. Per celebrare i suoi 70 anni (compiuti il 30 settembre), Zero si è raccontato a Walter Veltroni, con un’anticipazione finita proprio in prima pagina che guarda al mondo LGBT, facendo ipotizzare addirittura un possibile coming out.

Abbiamo permesso che il sesso alla nascita ci definisse come un padrone. L’omosessualità non è malattia, né uscire dai binari. Io cercavo i colori, cercavo lo sfolgorare, cercavo la maniera di riemergere da questo fango, dalle costrizioni di una opacità che non era sopportabile a tredici, quattordici anni. Era troppo serrato, il mio barattolo.

Dopo anni di clamorosi scivoloni, Renato Zero potrebbe essersi definitivamente aperto al cospetto dell’ex sindaco di Roma. A fine ottobre, come dimenticarlo, per ringraziare il Papa per la sua apertura alle coppie gay Renato disse “c’è bisogno di grande rispetto verso queste persone”, scatenando non poche polemiche. A fine settembre stroncò Achille Lauro (“io non facevo il clown, lui riesce ad affermarsi con poca spesa”), mentre nel 2017 attaccò la gestazione per altri (“Sono bambini tolti alle madri”).

Nel 2010, invece, rifiutò l’ipotesi coming out con queste parole: “Mi chiedono di fare outing, ma perché devo accettare l’idea di essere omosessuale quando so che ho amato e continuo ad amare donne?”. “Se arrivasse un uomo e mi provocasse un trauma formidabile non vedo che cosa ci sarebbe di male a starci insieme“.

Nel 2006, a Domenica In, fece intendere di essere etero: “Ho dichiarato di essere omosessuale per non svolgere il servizio militare , ma in realtà sono fatto di ben altra pasta“. Nel 2005, invece, l’incredibile paragone tra gay e persone down: “Gli omosessuali sono un po’ come i bambini Down: sono diversi, hanno il loro mondo, sensibilità acutissime“.

Passati 15 anni, sarà tempo di redenzione?

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3 thoughts on “Renato Zero: “L’omosessualità non è una malattia, né uscire dai binari”

  1. Caro Renato sei leggermente in ritardo, la depatologizzazione dell’omosessualità con la revisione del DSM c’è stata alla fine degli anni ’90. Nel frattempo siamo andati avanti, ci sono state le unioni civili e ora ci stiamo battendo per la legge contro la omotransfobia, tutte cose di cui tu non ti occupi dato che sei etero.

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