Siamo abituatə a sentire storie di persone LGBTQ+ discriminate nei più vari ambiti della vita quotidiana, dal servizio rifiutato nei locali pubblici fino alle scuole e ai luoghi di lavoro. Questa volta, però, le parti si sono invertite: un ristorante del Virginia ha fatto assaggiare a dei conservatori un po’ della loro stessa medicina.
Il tutto è avvenuto a Richmond, capitale dello Stato della Virginia, e una delle città americane più antiche. I protagonisti della storia sono i titolari del Metzger Bar and Butchery, che si sono rifiutati di accogliere nel loro ristorante un evento privato organizzato dalla The Family Foundation. I titolari hanno avvisato gli organizzatori che la loro prenotazione sarebbe stata cancellata a causa delle diverse posizioni delle due parti su temi essenziali dei diritti civili.
La The Family Foundation è un’organizzazione cristiana ultra conservatrice che in più occasioni ha fatto parlare di sé per le predicazioni contro il matrimonio tra le persone dello stesso sesso e il diritto all’aborto. Il ristorante Metzger, allo stesso modo, ha una reputazione per rifiutarsi di servire «chiunque mettesse a disagio o insicuro il nostro personale e questa è stata la forza trainante della nostra decisione. Tutto il nostro personale è composto da persone con diritti che meritano dignità e un ambiente di lavoro sicuro», come hanno spiegato i proprietari.
La cosa, ovviamente, non è stata presa bene dalla presidente di The Family Foundation, Victoria Cobb, che, paragonando l’odierno clima culturale «agli anni ’50 e all’inizio degli anni ’60, quando alle persone veniva negato il servizio di ristorazione a causa della loro razza», ha dichiarato: «Non è un buon modello di business avere la sensazione che le persone stiano valutando se sei degno di mangiare al loro ristorante».
In un post Instagram del Metzger Bar si legge: «Recentemente abbiamo rifiutato il servizio a un gruppo che aveva prenotato un evento con noi dopo che i proprietari di Metzger hanno scoperto che si trattava di un gruppo di donatori di un’organizzazione politica che cerca di privare le donne e le persone LGBTQ+ dei loro diritti umani fondamentali in Virginia».
Visualizza questo post su Instagram
È alquanto ironico, quindi, come i conservatori in questione si siano affrettati a gridare alla discriminazione, senza apparentemente rendersi conto che si tratta dello stesso identico torto a cui sottopongono donne e persone della comunità LGBTQ+ quando tentano di togliere loro i diritti o trattarlə in modo diverso.
Sul blog della Fondazione è stato anche pubblicato un articolo dal titolo “Siamo stati cancellati! Di nuovo”, in cui si invitano anche i sostenitori del gruppo a supportarlo attraverso donazioni di denaro: «Prenderai in considerazione una donazione oggi per sostenere i nostri sforzi per garantire che nessun virginiano debba mai preoccuparsi di vedersi rifiutare un semplice pasto a causa delle sue convinzioni religiose?», si legge.
La vicenda ha scatenato comunque qualche polemica quando alcuni utenti sui social hanno sottolineato come, secondo la legge federale americana, il Civil Rights Act del 1964, i business pubblici e privati non possono rifiutare di dare i loro servizi discriminando su etnia, colore della pelle, religione, sesso o nazione di provenienza. Tuttavia, l’interpretazione della legge è abbastanza ampia dal non far rientrare nella discriminazione motivi politici o morali.
Sembra proprio essere questo il caso che coinvolge il Metzger Bar e la The Family Foundation: la prenotazione non è stata rifiutata perché si tratta di un gruppo cristiano, bensì per una questione morale, non condividendo le posizioni – queste sì discriminatorie – dello stesso. Tutto sommato, sentire qualche volta una versione diversa della storia dà, se non proprio giustizia, almeno un po’ di soddisfazione.
© Riproduzione Riservata