In atteso di rivederlo al cinema con Bones & All, romantic drama trainato da Timothée Chalamet in odore di Cannes 2022 e/o Venezia 2022, Luca Guadagnino girerà per Apple un biopic su Audrey Hepburn, icona tra le icone. Ad indossarne gli abiti, Rooney Mara. A darne notizia Variety. Michael Mitnick, co-sceneggiatore di “The Giver”, lavorerà allo script, con l’attrice anche produttrice dell’ambizioso progetto.
Sebbene i dettagli della trama siano ancora nascosti, Audrey Hepburn è stata semplicemente Audrey Hepburn, una leggenda di Hollywood. Cresciuta senza un padre tra Belgio, Regno Unito e Paesi Bassi, dove visse sotto il regime nazista, durante la seconda guerra mondiale studiò danza, povera e malnutrita, per poi passare al teatro e infine al cinema. 70 anni fa il trionfo agli Oscar con il ruolo della Principessa Anna in Vacanze romane, per poi entrare nell’immaginario collettivo grazie a Colazione da Tiffany di di Blake Edwards. Nel mezzo classici immortali come Sabrina, La storia di una monaca, Guerra e Pace, Cenerentola a Parigi, Arianna, Gli inesorabil, per poi girare Sciarada, My Fair Lady di George Cukor, fino all’ultimo film nel 1989, Always – Per sempre di Steven Spielberg. Un’attrice in grado di segnare due decenni, i ’50 e ’60, attraverso il proprio fascino, il proprio talento, la classe innata, il sorriso gentile, gli ipnotici occhi da cerbiatto. Audrey ha vissuto una vita privata da dramma romantico. I 14 anni di matrimonio con Mel Ferrer, il figlio Sean, i due aborti spontanei, il colpo di fulmine per lo psichiatra italiano Andrea Dotti, il secondo matrimonio, il secondo figlio, il terzo aborto spontaneo, le conclamate e ripetute corna, l’addio e infine la convivenza con Robert Wolders, vedovo dell’attrice Merle Oberon. Inevitabile l’amore della comunità LGBT, da subito al fianco di questa donna così fragile e capace, delicata e garbata.
Hepburn ha fatto suo l’ambitissimo EGOT, avendo conquistato Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award, ha ricevuto la Medaglia Presidenziale della Libertà nel 1992 ed è stata a lungo impegnata in campo umanitaio, lavorando insieme all’Unicef. Di fatto scappata da Los Angeles, con appena quattro pellicole negli ultimi 25 anni di vita, Hepburn era tornata a vivere in Europa, in Svizzera, fino alla morte sopraggiunta a causa di un tumore al colon, il 20 gennaio del 1993. Il film uscirà in occasione del 30esimo anniversario della sua morte.
Rooney Mara è stata ad oggi nominata due volte agli Oscar, per “The Girl With the Dragon Tattoo” e “Carol”, mentre a breve sarà nei cinema d’Italia con l’atteso “Nightmare Alley” di Guillermo del Toro, al fianco di Bradley Cooper, Cate Blanchett, Toni Collette e Willem Dafoe. Un anno fa è diventata mamma di River, primogenito avuto con Joaquin Phoenix, conosciuto sul set di Maria Maddalena.
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