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Russia: stuprato e ucciso perché gay. Arrestati due giovani

Violentato con bottiglie di birra e poi ridotto con il cranio fracassato da un sasso. Così è morto un giovane gay russo. Arrestati in due, uno ha già confessato. Confermata la natura omofoba.

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Due uomini sono stati arrestati per lo stupro e l’omicidio di un giovane gay avvenuto a Volgograd, nella Russia meridionale, il cui corpo è stato ritrovato venerdì scorso. Secondo gli inquirenti, i responsabili delle torture e dell’uccisione del ragazzo sarebbero un suo ex compagno di scuola di 22 anni e l’amico di 27 anni con precedenti penali che ha confessato. Il corpo nudo del 23enne era stato trovato nel cortile di un palazzo di appartamenti lo scorso 10 maggio, il giorno dopo l’anniversario della Vittoria. Da una prima analisi del corpo pieno di ferite è emerso che il povero ragazzo è stato stuprato con bottiglie di birra e che il cranio sia stato poi fracassato con un sasso da 20 chili. Gli aguzzini, infine, avrebbero tentato di bruciare il cadavere. ”Il motivo dell’omicidio è l’orientamento sessuale della vittima”, ha dichiarato l’inquirente Andrei Gapchenko confermando la natura omofoba del crimine. Se le accuse saranno confermate, i due rischiano fino a 15 anni di detenzione.

Le associazioni lgbt russe denunciano un evidente aumento della violenza nei confronti delle persone identificate come gay, lesbiche, bisessuali e transgender. A complicare le cose, com’è noto, ci sono le leggi che invece che tutelare le persone lgbt, ne condannano i comportamenti e definiscono reato la “propaganda omosessuale”.
Nonostante la legge in questione, però, le autorità di San Pietroburgo hanno dato il via libera a una manifestazione in difesa dei diritti degli omosessuali. Lo hanno reso noto attivisti dell’organizzazione Vykhod (Uscita), che si batte per i diritti gay. Nel comunicato stampa con cui l’associazione annuncia la notizia, si legge che l’evento si terrà il 17 maggio, in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia.
“Pensiamo che sia particolarmente importante ricordare che l’omosessualità è un orientamento sessuale perfettamente normale” ha dichiarato l’attivista Olga Lenkova. L’amministrazione comunale, però, non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito né tanto meno ha confermato la notizia. Come si ricorderà, lo scorso febbraio San Pietroburgo ha varato una legge che impone multe salate a chi promuove l’omosessualità tra i minori, di fatto bandendo eventi pubblici come il Pride.
Intanto anche a Mosca attivisti del movimento lgbt hanno presentato richiesta per tenere una manifestazione il 25 maggio. Nella capitale, però, le cose potrebbero andare diversamente e le autorità hanno fatto subito intendere che difficilmente la manifestazione sarà autorizzata.

(nb: le foto di questo articolo sono a scopo meramente illustrativo e non ritraggono la vittima del crimine)

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