Le larghe foglie delle palme leggermente piegate, come immaginarie falangi, si muovono lentamente al ritmo scandito dalla brezza marina. Sulla spiaggia biancastra belle ragazze sdraiate al sole seguono, solo con gli occhi, per timore di perdere anche uno solo di quei raggi che rendono dorata la pelle, il sonnolento ondeggiare. Rumorosi e colorati ragazzini corrono su tavole a rotelle, lungo la passeggiata in legno di Santa Monica, inseguendo i propri divertimenti. Sullo sfondo ‘formose’ colline nascondono ville da favola. E poi ancora il Fisherman’s Wharf, i cable car, il Golden Gate, Alcatraz, lo zoo di S.Diego, gli studios di Los Angeles e la temibile faglia di Sant’Andrea completano il quadro. Queste e molte altre sono le immagini che consentono ad ognuno di noi di identificare la California, lo Stato in cui iniziarono e, purtroppo ebbero fine, i sogni di alcuni durante la corsa all’oro. Ancora oggi, però, rimane nella mente di molti il paese di frontiera dove tutto è possibile ed i castelli di ‘sabbia’ si trasformano magicamente in costosissimi palazzi di vetro. “Stereotipi!” direbbe a ragione qualcuno.
Per gli Europei due sono le città che si identificano con lo Stato: Los Angeles e San Francisco. La prima mecca del cinema e luogo di residenza di molti divi della celluloide, è tappa turistica quasi d’obbligo ma è San Francisco che attira di più ed affascina coloro che vengono dal vecchio Continente, forse la sua anima ed il suo cuore riescono a parlare un linguaggio comprensibile a tutti. C’ è qualcosa di magico in San Francisco che fa sentire ogni turista come a casa propria, forse è la vista spettacolare della baia, i numerosissimi ristoranti e il tempo favorevole che fanno esclamare ad ogni visitatore: «Vorrei vivere qui!». Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Flotta del Pacifico lasciò tutti gli omosessuali a San Francisco che diventò così la capitale gay che è oggi, grazie a ciò è una tra le destinazioni più popolari della comunità GLBT.
Non è sicuramente corretto affermare che ci sono zone dove la comunità è più presente che in altre infatti locali e posti di ritrovo gay sono un po’ dovunque senza limitazioni. La comunità ha raggiunto una grande visibilità senza essere ghettizzata. Castro rimane sicuramente la Mecca gay e lesbica , il centro della vita anche se l’area non è più come in passato. Negli ultimi anni ci sono stati diversi cambiamenti, per esempio,in Polk Street un tempo punto d’incontro per gli uomini, seconda solo a Castro, oggi vede scarsamente la presenza gay.
Una passeggiata per Castro Street, ricca di bar e locali, farà sentire a casa gay e lesbiche
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Una passeggiata per Castro Street, ricca di bar e locali, farà sentire a casa gay e lesbiche che si trovano per vacanza in questa città. Il Castro Theatre è la sede del San Francisco Gay and Lesbian Film Festival. Noe Valley e Twin Peaks, che confinano con Castro rispettivamente a est ed a ovest, non offrono molte attrattive turistiche però la prima vede una larga concentrazione di lesbiche e la seconda offre una magnifica vista sulla città. La zona spagnola di Mission, a est di Castro, specialmente in Valencia Street, dalla 16th alla 24th street è un susseguirsi di negozi di ogni genere e tipo, caffè, librerie ed alcuni dei migliori ristoranti della città il tutto contornato da un numerosissimo gruppo lesbico. Entrate a dare un’occhiata al Black and Blue Tattoo( 381 Guerrero St, vicino alla 16th; aperto dalle 12.00 alle 19.00) proprietarie sono lesbiche. Oppure prendete una boccata di ossigeno, nel vero senso della parola, al 22 02 Oxygen Bar( 795 Valencia st, vicino alla 19th) il primo bar a San Francisco in cui si vende ossigeno. Respirare l’aria arricchita per 10 minuti costa 7$, le indicazioni dicono che serve a disintossicare un po’ il fisico ed a rallentare leggermente il processo d’invecchiamento. Inoltre gli ospiti possono anche assaggiare elisir e cibi crudi preparati appositamente da un gruppo di chefs alle 7 tutti i Martedì ed i Giovedì.
Se siete poi patiti di giardinaggio, di farfalle ed altri animali una tappa d’obbligo è Paxton Gate(824 Valencia st). Non bisogna dimenticare l’esclusiva area a sud del centro cittadino, South of Market(SOMA) dove molti si sono stabiliti trasformando questa zona industriale in una mecca turistica ed un posto molto ambito per aprire negozi molto chic. In Folsom Street si trovano ancora i classici bar The Eagle, Rawhide e The Stud che hanno fatto la storia negli anni ’70.
La famosa cuoca lesbica Elizabeth Faulkner vi accoglierà al Citizen Cake(399 Grove St, 11-12$) per offrirvi pranzi leggeri, sandwiches ed insalate di ogni tipo, ovviamente la domenica non può mancare il brunch il tutto accompagnato da pane fatto in casa. Per la cena , se avete nostalgia della cucina italiana, Delfina(3621 18th street, 16-26 $) è uno dei migliori ristoranti italiani per questo motivo è consigliabile prenotare in anticipo. Un popolare punto di ritrovo per le ragazze è Osento Bathhouse(955 Valencia St), molte donne arrivano stanche da una giornata di lavoro per concedersi un massaggio, una sauna o un bagno di vapore. Se siete nella zona spagnola di Mission, il locale Esta Noche(3079 16th st) non vi farà mancare il colore latino ed un tocco di spettacolo con le Drag Queens.
Il Pilsner Inn(225 Church St) è sempre molto affollato, principalmente da uomini anche se c’è una discreta rappresentanza femminile. Ci sono giochi di ogni tipo dalle freccette al flipper. Se siete in centro fate una sosta al Scala’s Bistro(432 Powell St, 14-30 $) all’interno del Sir Francio Drake Hotel, l’atmosfera è piacevole ed elegante. Fate un giro anche al Charles M. Holmes Campus at the Center(1800 Market St) che è il nuovo centro della comunità gay.
Per maggiori informazioni visita il sito di Out Travel
di Daria Ruggieri