Dopo la querelle Boldrini-Feltri-Verna, si torna a parlare di Ordine dei Giornalisti grazie a Ivan Scalfarotto, deputato di Italia Viva nonché Sottosegretario di Stato al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel Governo Conte II.
Scalfarotto, fresco di bocciatura alle regionali in Puglia, ha infatti raccontato sui social quanto capitatogli con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio.
Quest’estate un pubblicista aveva pubblicato un tweet che mi riguardava. Il testo diceva: “La pedofilia secondo Scalfarotto è ‘un orientamento sessuale’ non una porcheria o una malattia. Quindi non potrete più dire che vi fa schifo perché rischierete galera, patente, passaporto e altro“.
Un tweet chiaramente menzognero e diffamatorio, ideato unicamente per screditare la legge contro l’omotransfobia, anni or sono presentata proprio da Scalfarotto. Il Sottosegretario si è ufficialmente lamentato con l’Ordine dei Giornalisti del Lazio, perché in “questo tweet mi si dava in modo piuttosto diretto del sostenitore della pedofilia“. Ma il 9 novembre è arrivata l’archiviazione della pratica, “perché il fatto non sussiste”. Perché a detta del Collegio il pubblicista, poi scusatosi personalmente con il deputato dopo aver cancellato quanto scritto, avrebbe ampiamente dimostrato che il post era stato frutto di un ‘errore collettivo‘ generato da una “fake news che ha tratto in inganno molti, non solo giornalisti“.
“Non ci sarebbero stati, infatti, a loro dire, “dolo e malizia nella pubblicazione del post”, sottolinea Scalfarotto. “Secondo l’Ordine, in sostanza, per dare del sostenitore della pedofila a qualcuno non è per nulla necessario fare prima un approfondimento, un secondo pensiero, nulla che possa evitare la negligenza, l’imprudenza o l’imperizia, che danno luogo agli illeciti colposi. Se lo fa per leggerezza, insomma, il giornalista secondo l’Ordine del Lazio può dare del pedofilo a qualcuno senza problemi. Così, con un sorriso. Ma la cosa più interessante è che l’Ordine nel prendere la decisione ha notato e messo per iscritto che Angelini sarebbe “particolarmente sensibile al tema della pedofilia in quanto padre di una bambina”, il che evidentemente – secondo loro – sarebbe una ragione per dare del filo-pedofilo a me senza che questo costituisca una violazione della deontologia professionale. Curioso, cos’altro devo dire“.
https://www.facebook.com/scalfarotto/photos/a.10153459700701532/10159093015076532/
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Concordo con Franzc, gli ordini professionali andrebbero aboliti. Quello dei giornalisti in particolare ha già dimostrato più volte di essere privo della benché minimo cultura del rispetto delle diversità e delle minoranze. La diffamazione verso Scalfarotti è gravissima e come tale andava sanzionata.
L'Ordine dei Giornalisti , come tutte le altre Corporazioni , create per tenere sotto controllo la Società , ha ancora ragione di esistere? Certo coloro che lo gestiscono burocraticamente hanno famiglia e devono in qualche modo sostentarla. Ma non sarà che si attengano troppo alle " veline" ?