Secondo uno studio realizzato dal New York Times con i dati del censimento, dei sondaggi Gallup, di Facebook, dei siti di dating e delle ricerche del porno su internet, il 5% dei maschi americani è omosessuale e una grossa percentuale vive in modo represso la propria omosessualità, spesso nascondendola dietro matrimoni di convenienza, specialmente negli stati a tradizione conservatrice. Sarebbero, infatti, più di un quarto i gay che mentono sulla propria omosessualità nei sondaggi anonimi e il 3,8 percento dice di essere attratto dagli uomini.
Secondo l’articolo scritto da Seth Stephens-Davidowitz, il Rhode Island sarebbe lo stato più tollerante anche se non è stato tra i primi ad approvare il matrimonio egualitario. In coda alla lista, invece, c’è il Mississippi.
Inoltre, gli uomini gay sarebbero molto meno disposti, la metà per essere precisi, degli etero a parlare della propria sessualità sui social network, ma mentre alcuni gay decidono di trasferirsi dagli stati meno tolleranti, il totale di chi sceglie questa strada è minore di quanto ci si aspetti.
Infine, nelle ricerche su Google alla domanda “Mio marito è…” l’autocompletamento suggerisce “gay” al primo posto seguito da “mentendo”. La domanda è otto volte più frequente rispetto alla voglia di sapere se si ha accanto un alcolista e dieci volte più frequente rispetto ad un depresso. E sono le donne della Carolina del Sud e della Louisiana a chiedersi più spesso se il proprio marito è gay.
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